Dopo vent’anni di successi la mitica direttrice va in congedo. Le subentra il suo vice, nel segno della continuità, con un pensiero costante rivolto al futuro dell’industria farmaceutica
Nel contesto industriale, Farmindustria rappresenta da sempre un punto di riferimento strategico per la nostra salute, l’innovazione e la crescita economica. Fondata come Associazione delle Imprese Farmaceutiche, aderente a Confindustria, Farmindustria riunisce le principali aziende del settore operanti in Italia, promuovendo lo sviluppo della ricerca, il dialogo con le istituzioni e la valorizzazione del comparto come motore di progresso e competitività. Il suo ruolo è cruciale non solo per la produzione e distribuzione dei medicinali, ma anche per la definizione delle politiche sanitarie, e la tutela della filiera produttiva.
Negli ultimi anni, Farmindustria ha avuto un ruolo determinante nell’affrontare le sfide poste dalla pandemia, sostenendo la produzione di vaccini e terapie innovative, e rafforzando la collaborazione tra imprese, enti di ricerca e istituzioni. Ha promosso investimenti in biotecnologie, digitalizzazione e sostenibilità, contribuendo a rendere l’Italia uno dei principali hub europei per la produzione farmaceutica. Inoltre, ha lavorato per migliorare l’accesso alle cure, ridurre le disuguaglianze territoriali e favorire l’inclusione, con particolare attenzione alla medicina di genere e al welfare aziendale.
In questo contesto, la figura di Enrica Giorgetti ha incarnato per vent’anni la visione e la concretezza di Farmindustria. Direttrice generale dal 2005, ha attraversato tre presidenze (Sergio Dompé, Massimo Scaccabarozzi e Marcello Cattani) guidando l’associazione con rigore, passione e competenza. Con un passato in grandi società quotate e nel sistema confindustriale, Giorgetti ha saputo interpretare il cambiamento, anticipando le trasformazioni del settore e promuovendo un modello di leadership sobrio ma incisivo. “Una donna dell’operare più che dell’apparire”, come è stata definita, capace di tradurre strategie complesse in risultati tangibili per l’intera filiera della salute.
Componente per quattro mandati del board di Efpia, l’Associazione Europea delle Imprese del Farmaco, ha mantenuto costantemente aperto il dialogo con le istituzioni europee, nazionali e regionali, contribuendo al riconoscimento del valore strategico dell’industria farmaceutica italiana. Ha sostenuto la collaborazione tra imprese e mondo scientifico, favorendo lo sviluppo della ricerca nel nostro Paese, e ha promosso un modello partecipativo di relazioni industriali, in sintonia con le rappresentanze sindacali. Nel 2006 ha ricevuto la Mela d’oro della Fondazione Bellisario, distinguendosi per il suo impegno nella promozione della medicina di genere e nell’inclusione delle donne nell’industria del farmaco, attraverso buone pratiche dedicate alla carriera e servizi di welfare mirati.
Il 29 ottobre 2025, la Giunta di Farmindustria ha ufficializzato il passaggio di consegne: dal 1° dicembre, Carlo Riccini sarà il nuovo direttore generale. Attuale vicedirettore, direttore del Centro Studi e responsabile dell’Ufficio Piccola Industria, Riccini rappresenta una scelta di continuità e competenza. Nato a Roma nel 1974, laureato in Scienze Statistiche con un Master in Economics, ha alle spalle un’esperienza venticinquennale nel Sistema Confindustria, di cui venti anni trascorsi proprio in Farmindustria. Ex ufficiale dell’Esercito Italiano, Riccini è attivo nei gruppi di lavoro economici di Efpia in Europa e in quelli di Confindustria in Italia, segno di una profonda conoscenza del settore e delle sue dinamiche istituzionali.
“Il più sincero ringraziamento a Enrica Giorgetti per il suo contributo straordinario al settore e buon lavoro al neo Direttore Generale Carlo Riccini”, ha dichiarato il presidente Marcello Cattani, a nome del Comitato di Presidenza e della Giunta. Un saluto che non è solo formale, ma che riconosce il valore di una leadership che ha saputo coniugare visione strategica e pragmatismo operativo, lasciando un’impronta indelebile nella storia dell’industria farmaceutica italiana.
Il futuro di Farmindustria si apre ora sotto la guida di Riccini, con l’obiettivo di consolidare i risultati raggiunti e affrontare le nuove sfide globali con pragmatismo: dall’accesso equo alle terapie innovative alla sostenibilità del sistema sanitario, dalla digitalizzazione dei processi alla valorizzazione del capitale umano. Un percorso che prosegue nel solco tracciato da Enrica Giorgetti, con lo sguardo rivolto a un’industria sempre più protagonista del benessere collettivo e della crescita del Paese.





