Come lo stile di vita nelle ‘zone blu’ influisce sulla salute e la longevità
Okinawa in Giappone, Ikaria in Grecia, alcune zone della Sardegna, Nicoya in Costa Rica e Loma Linda in California: queste regioni, conosciute come ‘blue zones’, sono famose per l’eccezionale longevità dei loro abitanti. Gli studi condotti dal ricercatore Dan Buettner e il suo team hanno evidenziato che in queste zone le persone non solo vivono più a lungo, ma godono anche di una salute migliore rispetto alla media globale. Il segreto non risiede solo nella genetica, ma soprattutto nello stile di vita e nelle abitudini quotidiane.
Le ‘Power 9’
Le ricerche sulle blue zones hanno portato all’identificazione di nove pratiche chiave che promuovono la salute e la longevità. Questi principi, chiamati ‘Power 9’, sono basati su abitudini che ognuno può adottare per migliorare la propria qualità di vita:
- movimento naturale: gli abitanti delle blue zones integrano l’attività fisica nella vita quotidiana, come camminare o lavorare all’aperto;
- alimentazione moderata: le diete in queste aree sono principalmente a base vegetale, con un consumo moderato di proteine animali e porzioni ridotte;
- ikigai – scopo nella vita: avere un chiaro motivo per alzarsi ogni giorno è una costante tra le persone più longeve;
- riduzione dello stress: tecniche di gestione dello stress, come il riposo regolare, la meditazione o la preghiera, sono pratiche comuni;
- legami sociali forti: la connessione con la comunità e la famiglia è essenziale per il benessere psicologico e fisico;
- moderazione nel consumo di alcol: in molte blue zones, se si consuma alcol, lo si fa con moderazione, principalmente sotto forma di vino rosso;
- appartenenza a comunità: la partecipazione ad attività religiose o sociali rafforza il senso di appartenenza e fornisce un supporto emotivo;
- alimentazione basata su piante: verdure, legumi, frutta e cereali integrali costituiscono la base delle diete locali;
- relazioni interpersonali di qualità: avere rapporti interpersonali solidi è stato collegato a una vita più lunga e soddisfacente.
L’impatto dello stile di vita
I dati scientifici provenienti dagli studi sulle blue zones dimostrano che fattori ambientali e comportamentali sono determinanti per una vita lunga e in salute. Secondo Buettner, meno del 20% della longevità è dovuto alla genetica, mentre oltre l’80% dipende da scelte legate allo stile di vita. Questi risultati sono in linea con ricerche epidemiologiche che collegano la dieta, l’attività fisica e il supporto sociale a un rischio ridotto di malattie croniche, come le malattie cardiovascolari e il diabete di tipo 2. E non è tutto. I principi delle blue zones vengono ripresi anche da strutture come l’Ambasciatori Place Hotel, che propone esperienze di benessere ispirate a questi stili di vita sani. Attraverso attività come passeggiate nei sentieri circostanti e trattamenti personalizzati, l’hotel cerca di incoraggiare i propri ospiti ad adottare abitudini salutari, contribuendo a un benessere multifattoriale che abbraccia mente, corpo e relazioni sociali.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Quando la sanità è accanto ai bisogni della persona, Vaccini in Lombardia al via dal 14 ottobre contro l’influenza, In gravidanza, dormire meno di sette ore aumenta il rischio di difficoltà cognitive nei neonati.