La celiachia può manifestarsi a ogni età, ma spesso insorge nel bambino dopo il divezzamento, cioè quando il piccolo inizia a introdurre glutine nell’alimentazione, nutrendosi anche con farine, pane, pasta e biscotti. La fascia d’età più colpita è quella che va dai 2 ai 10 anni.
La celiachia è una patologia autoimmune che colpisce l’intestino tenue quando la persona affetta consuma glutine, una proteina presente in alcuni cereali come il frumento, l’orzo e la segale. In Italia, la celiachia registra una prevalenza tra le più alte al mondo, con un caso ogni 60 alunni delle scuole elementari, secondo uno studio multicentrico condotto su 9.000 bambini in diverse città italiane.
La diagnosi di celiachia richiede un’eliminazione rigorosa del glutine dalla dieta per tutta la vita. La Sigenp, Società italiana di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica, ha condotto la ricerca più ampia mai realizzata al mondo su questo tema e si è impegnata nello screening di primo livello attraverso un semplice pungidito per verificare la presenza di anticorpi che indicano la predisposizione genetica.
Tuttavia, nonostante l’interesse crescente per questa patologia, ancora molti casi rimangono non diagnosticati. La sottodiagnosi della celiachia rappresenta un obiettivo primario dal punto di vista sanitario, poiché solo il 40% dei casi ottiene una diagnosi su basi cliniche.
I medici prestano molta attenzione al minimo sospetto di celiachia, ma spesso i genitori non portano i figli dal pediatra perché non rilevano sintomi particolari. Tra i primi campanelli d’allarme – vanno considerate la familiarità per celiachia e la presenza di altre patologie autoimmuni, che spesso si manifestano nello stesso soggetto o in ambito familiare. Possono essere sintomi di celiachia la diarrea o la stitichezza, i dolori addominali, l’anemia da carenza di ferro, il vomito, la stanchezza cronica, solo per elencarne alcuni.
La celiachia può manifestarsi a ogni età, ma spesso insorge nel bambino dopo il divezzamento, cioè quando il piccolo inizia a introdurre glutine nell’alimentazione, nutrendosi anche con farine, pane, pasta e biscotti. La fascia d’età più colpita è quella che va dai 2 ai 10 anni.
In conclusione, la celiachia rappresenta una patologia che colpisce una percentuale significativa della popolazione, con una forte incidenza anche in Italia. La diagnosi precoce e la corretta gestione della patologia sono essenziali per garantire la salute e il benessere dei pazienti affetti da celiachia. La ricerca continua su questa condizione è fondamentale per migliorare la diagnosi e il trattamento, in modo da ridurre l’impatto negativo sulla qualità della vita dei pazienti affetti.
Per saperne di più: https://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?area=indennizzo&id=1461&menu=vuoto
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