Gabriella Fabbrocini, 58 anni, docente ordinario di Dermatologia dell’Università Federico II è morta stamattina nella sua casa a Napoli dove è tornata in ambulanza dopo essere stata dimessa giovedì sera dall’Istituto Pascale di Napoli in condizioni disperate a causa di un tumore al pancreas scoperto a giugno ma già diffuso e contro cui ha combattuto in silenzio e a testa alta provando vari approcci terapeutici senza successo.
Grazie a un incredibile temperamento, a qualità umane straordinarie e a un riserbo che l’hanno accompagnata senza tentennamenti fino alla fine, pochissime persone sapevano della sua malattia e tutto il mondo accademico, professionale e scientifico partenopeo è stato colto di sorpresa dalla notizia. Fabbrocini, in questi mesi ha continuato la sua vita di sempre, familiare e lavorativa, privata e professionale senza cedere di un millimetro alla sua malattia che intanto scavava nel suo fisico senza che nessuno sapesse né avvertisse segni di cedimento.
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Feste, vacanze, convegni scientifici, impegni accademici, lo studio privato e la vita in corsia al Policlinico Federico II sono andati avanti come se non avesse nulla fino alla fine. Un atteggiamento stoico e fiero che rendono ancora più dolorosa la sua dipartita. A sapere della sua malattia sono state fino alla fine pochissime persone, alcuni collaboratori, i medici che l’avevano in cura e i familiari. Lunga e prestigiosa la carriera di Gabriella Fabbrocini diventata giovanissima prima professore associato e poi ordinario della Federico II, con tantissime in iniziative, pubblicazioni, riconoscimenti che ne hanno tratteggiato la sua vita terminata prematuramente causa di un nemico subdolo e implacabile.
Numerosissime le pubblicazioni scientifiche e le partecipazioni a convegni e iniziative di formazione e prevenzione anche nelle scuole medie e superiori. Impegnata nel volontariato aveva dato vita a un ambulatorio di dermatologia per immigrati anche senza permesso di soggiorno. Di rilievo anche l’impegno politico in particolare nelle file di Forza Italia insieme a Raffaele Calabrò attuale rettore del Campus Biomedico di Roma.
Già centinaia, a poche ore dalla sua morte, le manifestazioni di cordoglio del mondo accademico, professionale, istituzionale e scientifico della Campania e di tutta Italia.
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