Seguici!

Seguici!

Contenuti esclusivi

Sanità, caldo record: da nord a sud, aziende sanitarie in prima linea

Migliore (Fiaso): “La nostra rilevazione conferma impegno capillare con...

Diabete e cancro, scoperto il legame genetico che li unisce: lo studio italiano apre nuove cure

Due mutazioni identificate dal Centro Ames spiegano l’aggressività dei...

Indagine dell’ISS rivela la carenza di professionisti nei centri per i disturbi cognitivi e le demenze(CDCD)

Una recente indagine condotta dall’Osservatorio Demenze dell’ISS tra luglio 2022 e febbraio 2023 ha rivelato una carenza di professionisti negli oltre 500 Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) in Italia. L’indagine ha anche evidenziato una carenza di altri tipi di professionisti nei CDCD, inclusi infermieri, fisioterapisti, logopedisti, mediatori culturali e altro ancora. Un quarto dei CDCD è aperto solo un giorno alla settimana.

Una recente indagine condotta dall’Osservatorio Demenze dell’ISS tra luglio 2022 e febbraio 2023 ha rivelato una carenza di professionisti negli oltre 500 Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) in Italia. Dall’indagine, che si riferisce alle attività del 2019, emerge che in ogni centro operano mediamente cinque professionisti, di cui circa un terzo diretti da neurologi, un altro terzo da geriatri e poco meno di un altro terzo operato da almeno due dei tre medici fondamentali figure (neurologo, geriatra, psichiatra). Nel 5% dei casi il centro è diretto da uno psichiatra. 

L’indagine ha anche evidenziato una carenza di altri tipi di professionisti nei CDCD, inclusi infermieri, fisioterapisti, logopedisti, mediatori culturali e altro ancora. Un quarto dei CDCD è aperto solo un giorno alla settimana, mentre la maggior parte dei centri aperti cinque giorni alla settimana si trova nel Nord Italia (43,5%), seguito dal Centro (27,5%) e dal Sud (24,6%). 

Con circa due milioni di persone in Italia affette da decadimento cognitivo lieve o demenza, e circa tre milioni di italiani che vivono con loro, i CDCD svolgono un ruolo cruciale nella diagnosi e nella gestione delle persone con demenza. Tuttavia, la carenza di professionisti in questi centri pone una sfida significativa all’offerta sanitaria in Italia.

L’indagine è stata condotta su 512 CDCD su 540, di cui l’80,9% presente sul territorio nazionale con sede unica e il 19,1% con sportelli territoriali per un totale di ulteriori 163 strutture. Il 9,2% dei CDCD si trova nelle Università/IRCSS, il 44,1% nel territorio e il 46,7% negli ospedali.

Il sondaggio ha rilevato un totale di 2.568 professionisti che lavorano nei CDCD, di cui il 14% non strutturato. Almeno un neuropsicologo opera nel 29,9% dei centri e almeno uno psicologo nel 26,6%. Almeno un infermiere è impiegato nel 58,8% dei CDCD, mentre sono impiegate meno frequentemente altre tipologie di professionisti, tra cui assistenti sociali (16,2%), amministratori (8,9%), logopedisti (8,4%), fisioterapisti (6,4%), genetisti (1,6%), terapisti occupazionali (1,1%), mediatori culturali (1,1%) e interpreti linguistici (1,1%).

I risultati di questa indagine sottolineano la necessità di maggiori investimenti nei CDCD per garantire la disponibilità e la diffusione di team interprofessionali sul territorio nazionale. Con una popolazione che invecchia e un numero crescente di persone affette da disturbi cognitivi e demenze, è fondamentale affrontare la carenza di professionisti in questi centri per fornire una migliore assistenza e supporto alle persone colpite da queste condizioni.

Per saperne di più: https://www.epicentro.iss.it/demenza/

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: L’epidemia di Colera riaffiora a livello globale a causa di eventi climatici estremi e della mancanza di infrastrutture, L’insonnia può danneggiare le arterie e aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, Ipercolesterolemia: informare per vincerla

Seguici!

Ultimi articoli

Sanità, caldo record: da nord a sud, aziende sanitarie in prima linea

Migliore (Fiaso): “La nostra rilevazione conferma impegno capillare con...

Come la malattia oculare tiroidea cambia la vita della persona

In Puglia, e precisamente a Bari, il 9 luglio,...

Diabete e cancro, scoperto il legame genetico che li unisce: lo studio italiano apre nuove cure

Due mutazioni identificate dal Centro Ames spiegano l’aggressività dei...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Sanità, caldo record: da nord a sud, aziende sanitarie in prima linea

Migliore (Fiaso): “La nostra rilevazione conferma impegno capillare con...

Come la malattia oculare tiroidea cambia la vita della persona

In Puglia, e precisamente a Bari, il 9 luglio,...

Diabete e cancro, scoperto il legame genetico che li unisce: lo studio italiano apre nuove cure

Due mutazioni identificate dal Centro Ames spiegano l’aggressività dei...

La multiprofessionalità: una strategia per affrontare la malattia oculare tiroidea. Si fa il punto in Puglia

La gestione della malattia oculare tiroidea (Thyroid Eye Disease-TED)...
spot_imgspot_img

Sanità, caldo record: da nord a sud, aziende sanitarie in prima linea

Migliore (Fiaso): “La nostra rilevazione conferma impegno capillare con piani integrati di prevenzione, comunicazione e assistenza ai fragili” Roma, 23 luglio 2025 – Temperature da...

Balducci Gazzotti, ex paziente TED, si racconta: “Ora aiutiamo chi si sente solo ad affrontare la malattia oculare tiroidea”

Come vive la persona con la mattia oculare tiroidea, malattia della vista conosciuta come Ted, acronimo di Thyroid eye disease? Isolato da tutto e...

Come la malattia oculare tiroidea cambia la vita della persona

In Puglia, e precisamente a Bari, il 9 luglio, con Motore Sanità è stato affrontata la malattia oculare tiroidea (Thyroid Eye Disease-TED). Si è...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui