Lo studio FLUNITY-HD, pubblicato su The Lancet, conferma la maggiore efficacia del vaccino Sanofi negli over 65
Ogni anno, con l’arrivo dell’autunno, la vaccinazione antinfluenzale torna al centro dell’attenzione, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione. Tra queste, gli over 65 rappresentano una delle categorie più a rischio: il sistema immunitario si indebolisce con l’età, rendendo più probabili le complicanze legate all’influenza, come polmoniti, problemi respiratori e ricoveri ospedalieri. In questo contesto, la ricerca scientifica continua a cercare soluzioni più efficaci per proteggere chi è più fragile.
Una risposta concreta arriva dallo studio FLUNITY-HD, pubblicato su The Lancet, che ha valutato l’efficacia del vaccino antinfluenzale ad alto dosaggio di Sanofi rispetto al vaccino tradizionale. I risultati sono chiari e promettenti: negli adulti dai 65 anni in su, il vaccino ad alto dosaggio ha ridotto del 31,9% le ospedalizzazioni per influenza rispetto al vaccino standard. Ma i benefici non si fermano qui.
Lo studio, si legge in un comunicato, è il più ampio mai realizzato con questo tipo di metodologia nella popolazione anziana. Ha coinvolto quasi mezzo milione di partecipanti in due aree geografiche — Danimarca e Spagna — e si è svolto su più stagioni influenzali. “Lo studio FLUNITY-HD sfrutta la potenza e il rigore scientifico della randomizzazione individuale in contesti reali”, ha spiegato il professor Tor Biering-Sørensen, cardiologo e coordinatore scientifico. “Questo studio, primo del suo genere, ha valutato i benefici del vaccino antinfluenzale ad alto dosaggio contro gli esiti gravi dell’influenza rispetto al dosaggio standard, incluse le ospedalizzazioni per cause cardio-respiratorie, in un contesto randomizzato, coprendo due aree geografiche. I risultati forniscono prove fondamentali, potenzialmente in grado di ridefinire le strategie di sanità pubblica e le linee guida cliniche”.
Oltre alla riduzione delle ospedalizzazioni per influenza, il vaccino ad alto dosaggio ha dimostrato una protezione aggiuntiva dell’8,8% contro ricoveri per polmonite o influenza, del 6,3% per eventi cardio-respiratori e del 2,2% per tutte le cause. In termini concreti, significa che vaccinare 515 anziani con il vaccino ad alto dosaggio invece di quello standard può evitare un’ospedalizzazione, con un impatto diretto sulla qualità della vita e sull’autonomia delle persone più fragili.
“Queste nuove evidenze rafforzano la fiducia clinica che i professionisti sanitari ripongono nel fatto che il vaccino antinfluenzale ad alto dosaggio sia in grado di raggiungere una protezione superiore rispetto al dosaggio standard contro gli esiti gravi dell’influenza negli adulti anziani”, ha aggiunto il professor Federico Martinon-Torres, uno degli sperimentatori principali dello studio. “Un gruppo considerato vulnerabile a causa di un sistema immunitario indebolito e di un rischio più elevato di sviluppare complicanze gravi a seguito di un’infezione influenzale”.
Anche dal punto di vista dell’igiene e sanità pubblica, i risultati dello studio offrono spunti importanti. “Fino al 70% delle ospedalizzazioni per influenza interessa i soggetti adulti dai 65 anni di età”, ha ricordato Bogdana Coudsy, Global Head of Medical, Sanofi, Vaccines. “I dati di FLUNITY-HD confermano che il nostro vaccino antinfluenzale ad alto dosaggio fornisce una protezione superiore contro le ospedalizzazioni rispetto ai vaccini a dosaggio standard nei soggetti anziani. Vaccinare 515 anziani con il vaccino antinfluenzale ad alto dosaggio invece di quello a dose standard potrebbe prevenire un’ospedalizzazione per qualsiasi causa. Questo può significare molto, soprattutto per gli anziani vulnerabili, riducendo l’impatto sulla loro qualità di vita e aiutandoli a mantenere la loro autonomia più a lungo. Inoltre, prevenire le ospedalizzazioni per influenza può portare benefici sociali come la riduzione dei costi sanitari, una minore pressione sui reparti ospedalieri e un carico ridotto per i caregiver”.
Il vaccino ad alto dosaggio di Sanofi, noto in Europa come Efluelda e in Nord America come Fluzone High-Dose, contiene una quantità di antigene quattro volte superiore rispetto ai vaccini standard, ed è in grado di stimolare una risposta immunitaria più forte in chi, con l’età, ha un sistema di difesa meno reattivo.
Con oltre 15 anni di ricerca alle spalle e più di 45 milioni di anziani vaccinati, il vaccino ad alto dosaggio si conferma oggi come una delle opzioni più efficaci per proteggere la popolazione anziana dai rischi dell’influenza. I dati dello rafforzano la fiducia nella sua efficacia, e offrono una base solida per aggiornare le strategie vaccinali e migliorare la protezione dei più fragili. In un’epoca in cui la prevenzione è più che mai una priorità, ogni ospedalizzazione evitata rappresenta un passo avanti per la salute individuale e collettiva.





