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L’America di Trump taglia i fondi alla ricerca

Ma il no vax Kennedy Jr vira sul si al siero antimorbillo

Il Trump dei dazi all’Europa e del pacifismo a buon mercato tra Russia e Ucraina sarà ricordato dalla storia anche come il presidente Usa che taglia la ricerca tanto che l’Ue sta pensando a un passaporto speciale da assicurare ai cervelli di ritorno e già molti ricercatori Usa stanno migrando verso la Germania. E’ la conseguenza del congelamento delle risorse decretato dal nuovo inquilino della Casa Bianca che spinge gli accademici verso l’Europa. E se non è ancora uno tsunami sono in molti a scommettere che il trend è destinato a crescere. Trump sta bloccando dottorati di ricerca, contratti, assunzioni già finanziate tanto che gli scienziati di tutto il mondo si interrogano, in questi giorni difficili, su come regolare la loro vita alla luce delle restrizioni in atto e l’opzione di abbandonare il Paese è più che concreta nel novero delle possibilità prese in considerazione. Tagli che si estendono a tutto il dipartimento dell’Istruzione ed educazione americano. Un mondo che cambiando e anche Nature dedica al tema il titolo del numero di inizio marzo An assault on science anywhere is an assault on scienze everywhere: “ll presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta distruggendo la scienza e le istituzioni internazionali – si legge – la comunità di ricerca globale deve prendere posizione contro questi attacchi”. Si parla, nell’articolo di copertina, di una nuova amministrazione Trump he “ha lanciato un attacco senza precedenti alla scienza e alle istituzioni di ricerca negli Stati Uniti annullando finanziamenti per la ricerca e assistenza internazionale. Restrizioni orwelliane imposte su studi riguardanti sesso, genere, razza e disabilità.
Migliaia di ricercatori sono in attesa di finanziamenti congelati. Le conseguenze internazionali sono il ritiro da iniziative globali legate agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), tagli a 11 miliardi di dollari per progetti internazionali sul cambiamento climatico e la decisione di lasciare l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che secondo molti osservatori avrà gravi conseguenze.
Si procede anche al congelamento degli aiuti per un milione di donne che ha perso l’accesso a cure contraccettive a causa di un blocco dei fondi USAID. Anche il finanziamento per la prevenzione e il trattamento dell’HIV è incerto. Esclusione dell’inclusione e cancellazione delle politiche su diversità, equità e inclusione che possono danneggiare i diritti e la libertà accademica. La ricerca richiede dati disaggregati per raggiungere gli SDGs.
Come rispondere? “È fondamentale – viene scritto su Nature – parlare delle azioni dell’amministrazione Trump. Le organizzazioni scientifiche globali devono sostenere i colleghi statunitensi. La comunità di ricerca deve opporsi a questi attacchi alla scienza”. Per non parlare delle prescrizioni di Kennedy che con la sua nomina alla guida della Sanità statunitense per influenza aviaria ha disposto che l’infezione si diffonda tra le galline per selezionare gli esemplari resistenti trascurando che l’aumento della carica virale aumenta le probabilità che l’infezione si diffonda all’uomo. Anche se poi è stato lo stesso Kennedy, a seguito di un’epidemia di Morbillo in Texas, in un articolo a sua firma su Fox News, ad essersi smentito rispetto a quando asseriva che non esiste “un vaccino che sia sicuro ed efficace” mentre ora mette nero su bianco la sua retromarcia sottolineando che i vaccini “non solo proteggono i singoli bambini dal morbillo, ma proteggono anche coloro che non possono essere vaccinati per motivi medici”. Non è poco rispetto ad una posizione no vai intransigente assunta finora.
“Il morbillo – avverte Kennedy Jr – è una malattia respiratoria altamente contagiosa con alcuni rischi per la salute, soprattutto per le persone non vaccinate. Il virus si diffonde attraverso il contatto diretto con goccioline infettive quando una persona infetta respira, tossisce o starnutisce. I primi sintomi includono febbre alta, tosse, naso che cola e occhi rossi e lacrimanti, seguiti da una caratteristica eruzione cutanea corporea. La maggior parte dei casi è lieve, ma rare complicanze possono essere gravi, tra cui polmonite, cecità ed encefalite. Prima dell’introduzione del vaccino negli anni ’60, praticamente tutti i bambini negli Stati Uniti contraevano il morbillo. Ad esempio, negli Stati Uniti, dal 1953 al 1962, in media ci sono stati 530.217 casi confermati e 440 decessi, un tasso di mortalità di 1 su 1.205 casi”.
“In risposta a questa epidemia – ha concluso – ho ordinato ai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) e all’Administration for Strategic Preparedness and Response (ASPR) di lavorare a stretto contatto con le autorità sanitarie del Texas per fornire un supporto completo. Gli sforzi dell’HHS includono l’offerta di assistenza tecnica, supporto di laboratorio, vaccini e farmaci terapeutici secondo necessità. Il Cdc è in continua comunicazione con i funzionari sanitari del Texas, garantendo una risposta coordinata ed efficace per contenere l’epidemia. Ho parlato con il governatore Greg Abbott e con i funzionari sanitari del Texas, impegnandomi a fornire loro tutto il supporto aggiuntivo di cui hanno bisogno per porre fine a questa epidemia”.

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