Notizie preoccupanti dalla Germania: i campioni di latte materno di una madre infettata da coronavirus che allattava, si sono rivelati positivi al virus. La notizia arriva dai ricercatori di un Istituto di virologia molecolare Tedesco, il centro medico dell’Università di Ulm.
Essi dicono che per ora l’osservazione riguarda un singolo caso e attualmente non sono in grado di stabilire nè quanto questa circostanza sia frequente, né se sia pericolosa. Infatti non si conosce se il virus nel latte sia infettivo e se possa essere trasmesso al bambino dall’allattamento al seno.
In realtà altri casi aneddotici sono già stati segnalati ma risposte definitive a queste domande al momento non se ne possono dare. Il Prof. Muench che ha partecipato alla ricerca racconta che hanno testato il latte di due madri positive che allattavano.
Di queste una ha sviluppato sintomi di COVID-19 dopo il parto e il neonato è risultato positivo con sintomi respiratori, ma senza gravi esiti poiché sia la madre che il bambino erano guariti. I campioni di latte materno prelevati erano negativi per il virus.
L’altra madre ed il suo neonato sono stati messi nella stessa stanza della madre e del neonato infetti. Sono stati dimessi dopo 4 giorni e la madre ha sviluppato lievi sintomi COVID-19. Sia lei che il suo bambino sono poi risultati positivi al coronavirus. Mentre la madre non ha avuto problemi il bambino è stato riammesso in ospedale a causa di un ittero e di problemi respiratori. Nei giorni 10-13 dopo il ricovero iniziale in ospedale, i campioni di latte materno sono risultati positivi per il virus, mentre due campioni successivi erano stati negativi.
Gli autori indicano che la seconda madre aveva indossato una maschera chirurgica ai primi sintomi e aveva seguito le precauzioni di sicurezza durante l’alimentazione e la manipolazione del bambino.
Ora i ricercatori vogliono reclutare più madri infette per capire: quale sia la frequenza di casi di latte positivo, se il virus nel latte sia effettivamente infettivo e studiare se il virus possa essere inattivato mediante pastorizzazione e / o conservazione. Inoltre si cercherà di verificare la presenza di anticorpi anti-SARS COV-2 (IgM, IgG) nel latte e la loro efficacia di neutralizzazione, osservando anche se il virus possa essere trasmesso attraverso il latte materno al neonato.