Le terapie per l’asma si fanno ora con l’ausilio della tecnologia. La digitalizzazione coinvolge sempre più aspetti della vita, la salute non fa eccezione. Infatti sono sempre più i dispositivi e le applicazioni che ci assistono nella prevenzione, nella diagnosi e nel monitoraggio di una moltitudine di malattie.
Con l’approvazione da parte della Commissione Europea di un nuovo farmaco, che include anche un sensore digitale e una app per lo smartphone anche l’asma entra nelle patologie “digitalizzate”.
A lanciare questo nuovo procedimento è la multinazionale del farmaco svizzera Novartis, che in una nota ha spiegato come la combinazione a dose fissa in monosomministrazione giornaliera QVM149 – indacaterolo acetato, glicopirronio bromuro e mometasone furoato (Ind/Gly/Mf) è stata approvata come trattamento di mantenimento dell’asma nei pazienti adulti non adeguatamente controllati.
Il via libera, inoltre, comprende anche un sensore digitale opzionale che, insieme a una app, ha lo scopo di confermare la inalazione, fornire un promemoria sull’assunzione di farmaci e consentire l’accesso a dati oggettivi per supportare meglio le decisioni terapeutiche.
È la prima terapia digitale prescrivibile in Europa unitamente a un trattamento per l’asma incontrollato. Una svolta tecnologica molto importante per una malattia che colpisce circa 360mln di persone in tutto il mondo e che può causare un significativo impatto sociale, sanitario ed economico.