L’obesità incide sul 23% dei costi cardiovascolari. In Italia il 46,3% della popolazione adulta è in eccesso ponderale (33% sovrappeso e 11,8% obesa), pari a circa 23 milioni di persone, con un incremento del 38% rispetto a vent’anni fa. Particolarmente allarmante l’aumento tra i giovani adulti (18-34 anni), dove la prevalenza di obesità è passata dal 2,6% al 6,6%. Nonostante una legge che finalmente riconosce l’obesità come patologia, mancano ancora percorsi diagnostico-terapeutici uniformi, una rete territoriale dedicata e modelli di accesso equo alle terapie.
Numeri allarmanti che sono stati presentati nel corso del convegno del 14 ottobre scorso, organizzato da Motore Sanità e voluto dal questore del Senato della Repubblica Marco Meloni, dal titolo “Obesità, diabete e ipoproteine. Dieci proposte per fare prevenzione con il cuore”.
La prima legge sull’obesità, la Legge Pella, che ha definito l’obesità come patologia, è stata una svolta a livello nazionale ma ci sono ancora dei punti da affrontare. Ne ha parlato nel suo intervento Luciano Nobili, Consigliere regionale del Lazio e Presidente della Commissione Pnrr Grandi Eventi.





