Odontoiatria, dal luglio scorso è in vigore la laurea abilitante: cambia l’esame di laurea ed entro 5 anni gli Atenei dovranno adeguarsi attivando il tirocinio pratico.
L’Albo degli odontoiatri in seno all’Ordine avrà un maggiore coinvolgimento nella valutazione. Il decreto interministeriale (Miur e Salute) è il n. 653 del 5 luglio 2022 e prevede una laurea magistrale a ciclo unico abilitante alla professione di Odontoiatra come previsto dalla legge 193 del 2021 che definisce la laurea abilitante per Odontoiatria. Il Decreto entra nel dettaglio delle regole operative per il tirocinio pratico e l’esame abilitante. Questo prevede una prova pratica in cui tirare le somme delle competenze professionali apprese con il tirocinio interno ai corsi di studio e volta ad accertare il livello di preparazione pratica del candidato per l’abilitazione all’esercizio della professione prima della discussione della tesi di laurea.
IL TIROCINIO
Il tirocinio pratico obbligatorio prevede 30 crediti formativi universitari (Cfu) certificati dai tutor validati dal presidente-coordinatore del corso di studio.
Il tirocinio – spiega il decreto – “è un percorso formativo a carattere professionalizzante volto all’acquisizione di specifiche competenze e capacità diagnostiche e clinico-terapeutiche”. Tirocinio pratico valutativo che, continua il Decreto, “costituisce parte integrante della formazione universitaria e, in coerenza con le finalità del tirocinio medesimo, comporta per lo studente l’esecuzione di attività pratiche con crescenti gradi di autonomia”. I crediti formativi possono essere acquisiti solo mediante attività svolte come primo operatore, sotto il controllo diretto di un docente-tutore, presso strutture universitarie o del Servizio sanitario nazionale e sulla scorta di una convenzione con le Università di riferimento”.
Nell’esame finale la Commissione valuterà il Tirocinio pratico valutativo verificando “le conoscenze e competenze acquisite dallo studente nell’ambito della prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie odontostomatologiche, relative alle discipline di chirurgia orale, odontoiatria restaurativa, endodonzia, implantologia, patologia e medicina orale, odontoiatria pediatrica, odontoiatria speciale, ortognatodonzia, parodontologia e protesi”.
La prova pratica valutativa sarà quindi il nuovo esame finale per il conseguimento della laurea magistrale abilitante che si compone di una prova pratica che precede la discussione della tesi di laurea. La prova pratica valutativa “ha lo scopo di verificare le competenze professionali acquisite con il tirocinio interno ai corsi di studio e di accertare il livello di preparazione pratica del candidato per l’abilitazione all’esercizio della professione” ed è organizzata mediante la discussione, da parte dello studente, di 3 casi clinici trattati come primo operatore durante il tirocinio pratico che implicano piani di trattamento multidisciplinari con prestazioni afferenti alla maggioranza delle discipline che sono oggetto del tirocinio pratico.
LA COMMISSIONE
Altra novità è la composizione della Commissione giudicatrice della prova prativa che sarà composta da 4 membri divisi a metà tra docenti universitari (di cui uno presidente) e Albo professionale nazionale, con un ruolo consultivo affidato alle commissioni provinciali. I nominati dalla CAO dovranno essere iscritti all’Albo da almeno cinque anni. Un membro iscritto all’Albo degli Odontoiatri, designato, sarà invitato a partecipare alla sessione di laurea.
La nuova formula della laurea abilitante potrà esser attivata dai vari Atenei sin da quest’anno accademico ma dovranno prima essere adottati dei decreti dei singoli Rettori sulla base dell’accreditamento dei corsi di studio”.
I vari Atenei avranno tuttavia 5 anni di tempo per adeguare i propri corsi alle nuove regole, in particolare al Tirocinio pratico valutativo e nel frattempo potranno continuare a laureare gli studenti secondo il vecchio ordinamento prevedendo una sessione di laurea ed una di abilitazione professionale.
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