La pediatria del territorio si confronta sulle nuove sfide per tutelare la salute dei bambini e degli adolescenti di domani. I temi del congresso Fimp
La salute dei bambini è il primo investimento per il futuro di una società. In un’epoca in cui la medicina territoriale è chiamata a rispondere a bisogni sempre più complessi, il ruolo del pediatra di famiglia si conferma cruciale non solo per la cura, ma anche per la prevenzione e l’educazione sanitaria. Rafforzare la rete pediatrica, valorizzare le competenze e costruire alleanze con altri professionisti della salute sono oggi obiettivi strategici per garantire un’assistenza efficace e capillare.
È in questo contesto che si colloca il XIX Congresso Nazionale della FIMP – Federazione Italiana Medici Pediatri, in programma a Cagliari dal 25 al 28 settembre, dal titolo “Il Pediatra di Famiglia a tutela della salute dell’adulto di domani”. Presentato a Roma, l’appuntamento vedrà la partecipazione di oltre 800 professionisti tra pediatri, rappresentanti istituzionali, società scientifiche e associazioni, con l’obiettivo di affrontare le sfide più urgenti della pediatria territoriale e costruire percorsi condivisi per la salute delle nuove generazioni.
«Il titolo del Congresso vuole lanciare un messaggio chiaro: il pediatra di famiglia riveste un ruolo centrale nella vita degli adulti di domani, guidando e orientando famiglie e genitori lungo il percorso di crescita dei propri figli», ha sottolineato Giuseppe Di Mauro, responsabile delle attività scientifiche della FIMP. Un ruolo che si declina in molteplici ambiti, dalla prevenzione alle emergenze, dalla diagnosi precoce alla promozione della salute.
Tra le novità più rilevanti, lo screening pediatrico per l’individuazione precoce del diabete di tipo 1 e della celiachia, introdotto dalla Legge 130/2023, che ha reso l’Italia il primo Paese al mondo ad adottare questa misura di prevenzione. Dopo i risultati incoraggianti della fase pilota, il programma è pronto per essere esteso su scala nazionale, con il coinvolgimento diretto dei pediatri di famiglia.
Altro pilastro della prevenzione è la promozione della cultura vaccinale. Il pediatra di famiglia non solo mantiene alte le coperture vaccinali in età pediatrica, ma propone nuove strategie, come l’immunizzazione dei neonati contro il virus respiratorio sinciziale (VRS), una delle principali cause di bronchiolite nei primi mesi di vita. La capacità di intercettare precocemente i bisogni e di proporre soluzioni efficaci rende il pediatra un punto di riferimento insostituibile per le famiglie.
Il congresso, si legge nei comunicati, sarà anche l’occasione per lanciare un nuovo progetto, nato dalla collaborazione tra FIMP e FOFI – Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, che vede pediatri e farmacisti uniti per rafforzare la conoscenza delle manovre salvavita in età pediatrica. Un’iniziativa che punta a diffondere competenze fondamentali tra i professionisti della salute e a creare una rete di intervento tempestivo e qualificato.
La pediatria di famiglia si conferma così come presidio fondamentale di sanità pubblica, capace di coniugare prossimità, competenza e visione preventiva. Il congresso Fimp rappresenta un momento di confronto e rilancio, per costruire insieme una medicina territoriale più forte, più integrata e più vicina ai bisogni reali dei bambini e delle loro famiglie. Perché tutelare la salute dell’infanzia significa investire nel benessere dell’intera società.





