All’ospedale Palagi di Firenze (terapia del dolore) incontri settimanali per otto pazienti
La fibromialgia è una patologia cronica caratterizzata da dolori diffusi e da una costante sensazione di stanchezza e affaticamento. La gestione dei sintomi può risultare impegnativa e richiede un approccio multidisciplinare che include farmaci, attività fisica e supporto psicologico.
Negli ultimi anni la pet therapy è emersa come una terapia complementare efficace, prevede l’interazione con animali, in particolare con cani, al fine di ridurre lo stress, aumentare il benessere emotivo e fisico e promuovere la socializzazione.
Presso l’ospedale Palagi a Firenze, la pet therapy per i pazienti con fibromialgia è stata introdotta come parte integrante del percorso assistenziale. Grazie alla collaborazione con la onlus ‘Vincere il dolore’ e il team ‘Scodinzol’Amo’, otto pazienti affetti da fibromialgia partecipano a incontri settimanali con cani addestrati, al fine di favorire il rilassamento e la distrazione dai sintomi dolorosi.
Secondo Elena Martini, della terapia del dolore del Palagi, la pet therapy è un’opzione terapeutica valida per affrontare la complessità della fibromialgia, che coinvolge non solo il corpo ma anche l’aspetto emotivo e psicologico dei pazienti. Gli incontri di pet therapy si sono dimostrati efficaci, contribuendo a ridurre lo stress e a diffondere buonumore.
L’ospedale Palagi di Firenze è specializzato nella gestione del dolore cronico benigno e offre una gamma di trattamenti, tra cui terapie infiltrative, neuromodulazione con radiofrequenza e tecniche di medicina tradizionale cinese come l’agopuntura. La pet therapy si inserisce quindi in un approccio terapeutico olistico che mira a migliorare la qualità della vita dei pazienti con fibromialgia.
La fibromialgia è considerata una malattia cronica complessa multifattoriale che provoca dolore articolare diffuso, sensibilità muscolare e ossea. È caratterizzata da sintomi come affaticamento, disturbi del sonno, problemi cognitivi e nervosismo. La diagnosi viene spesso formulata in reumatologia, per esclusione dopo aver escluso altre cause. Sebbene la genesi esatta della fibromialgia sia ancora incerta, come pure l’eziologia, si ritiene che coinvolga un’alterazione nella percezione del dolore nel cervello e nella proiezione attraverso il sistema nervoso centrale. Quindi, la fibromialgia, per quanto sia una percezione soggettiva difficile da documentare, è considerata una malattia vera e propria e non solo un sintomo. Le terapie che si possono prospettare per trattare la fibromialgia includono:
Terapia farmacologica: possono essere prescritti farmaci per alleviare il dolore, migliorare il sonno e ridurre l’infiammazione.
Terapia fisica: la fisioterapia può aiutare ad aumentare la forza muscolare, migliorare la flessibilità e ridurre il dolore.
Terapia occupazionale: può aiutare a migliorare le attività quotidiane e a trovare strategie per gestire il dolore e l’affaticamento.
Terapia cognitivo-comportamentale: può aiutare a gestire lo stress, migliorare la qualità del sonno e affrontare i pensieri negativi legati alla malattia.
Terapia alternativa: alcune persone trovano sollievo con terapie alternative come l’agopuntura, il massaggio terapeutico, la medicina cinese e la terapia del Qi Gong.
È importante consultare sempre un medico specialista per determinare il trattamento più adatto per ogni singolo caso.
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