Alla MidSummer School 2025, la presidente SIRM Nicoletta Gandolfo evidenzia come la radiologia oncologica sia diventata una colonna portante nei percorsi terapeutici moderni.
Durante la prima giornata della MidSummer School 2025, evento promosso da Motore Sanità con il titolo “Il futuro delle cure oncologiche si incontra a Milano”, a Palazzo Lombardia si è tenuto un confronto di alto livello tra istituzioni, ricercatori e professionisti della sanità. Tra gli interventi più significativi, spicca quello di Nicoletta Gandolfo, Presidente di SIRM – Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica, che ha posto l’accento sull’evoluzione e sull’importanza strategica della radiologia oncologica.
“Il radiologo oggi non è più una figura invisibile come un tempo, relegato alla sola lettura delle immagini – ha dichiarato Gandolfo –. È un clinico a tutti gli effetti, parte integrante dei processi decisionali e terapeutici. La radiologia oncologica è oggi uno snodo centrale nei percorsi di diagnosi e cura, in un’epoca in cui si parla sempre più di terapie personalizzate e su misura del paziente”.
La presidente SIRM ha inoltre sottolineato il ruolo etico del radiologo, garante della proprietà prescrittiva e della qualità delle immagini, secondo quanto stabilito anche da un decreto ministeriale. “Non dobbiamo dare tutto a tutti, ma tutto ciò che realmente serve a ciascuno, in un’ottica di equità e sostenibilità”, ha aggiunto Gandolfo.
L’intelligenza artificiale al servizio della radiologia oncologica
Un altro aspetto chiave emerso dal suo intervento è stato il ruolo sempre più determinante dell’intelligenza artificiale. Gandolfo ha spiegato che si tratta di uno strumento di supporto, non di sostituzione: “Serve a ottimizzare le indagini diagnostiche, ridurre la variabilità nelle risposte e migliorare i percorsi di cura. In radiologia oncologica, tecnologie come la radiomica permettono di analizzare le immagini mediche abbinandole al fenotipo del paziente, favorendo terapie sempre più precise e mirate”.
Ma l’applicazione della radiologia avanzata non si limita all’oncologia: le potenzialità spaziano dalla prevenzione alla predittività dei fattori di rischio, fino alla gestione delle emergenze cerebrovascolari, addominali e cardiovascolari.
Una sfida etica e professionale
Gandolfo ha infine definito la radiologia oncologica come una disciplina in continua evoluzione, che comporta grandi responsabilità:
“La sfida che ci attende è sì tecnologica, ma soprattutto etica e professionale. Siamo chiamati a utilizzare al meglio gli strumenti che abbiamo, con rigore, consapevolezza e senso del dovere verso i pazienti”.





