Ogni anno in Italia, grazie alle Banche degli Occhi, oltre 8.500 pazienti tornano a vedere.
Nell’ambito della medicina rigenerativa e della chirurgia in oftalmologia, il trapianto di cornea rappresenta una delle soluzioni più efficaci e consolidate per restituire la vista a chi l’ha perduta. Un gesto semplice, quello della donazione, che si traduce in un impatto profondo e duraturo sulla vita di migliaia di persone. In Italia, questa realtà è sostenuta da una rete capillare di strutture altamente specializzate. La Banca degli Occhi opera in sinergia con il Sistema Sanitario Nazionale e con la rete trapiantologica. La missione delle banche degli occhi è intuitiva: raccogliere, conservare e distribuire tessuti oculari di qualità, pronti per essere trapiantati da chirurghi oftalmologi in tutto il Paese.
In occasione della Giornata Nazionale del Sì alla donazione di organi, tessuti e cellule, celebrata in questo fine settimana, la Società Italiana Banche degli Occhi (SIBO) ha lanciato una nuova campagna sociale dal titolo evocativo: “Perché ogni sì possa ridonare la vista”. Il progetto, sostenuto da AIMO (Associazione Italiana Medici Oculisti) e AICHE (Associazione Italiana Cheratoconici), con il patrocinio del Centro Nazionale Trapianti, mira a sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della donazione di cornee e a valorizzare il lavoro delle dodici Banche degli Occhi italiane.
Il cuore della campagna è un video, realizzato per diffondere il messaggio del sì alla donazione. Un sì che, nel solo 2024, ha permesso a 8.433 pazienti di ricevere un trapianto di cornea, grazie a 11.105 donazioni. “Le banche degli occhi sono strutture in cui operano professionisti preparati, medici, biologi e tecnici altamente specializzati che accolgono il dono dei tessuti oculari consegnato da più di undicimila famiglie italiane ogni anno e lo custodiscono per un breve periodo, per consegnarlo poi nelle mani dei chirurghi oftalmologi perché possano essere effettuati i trapianti”, ha spiegato Francesca Pateri, Presidente SIBO.
Le dodici sedi, distribuite da nord a sud – Bologna, Cosenza, Fabriano, Genova, L’Aquila, Lucca, Monza, Napoli, Pavia, Roma, Torino e Venezia – custodiscono la cornea, tessuto trasparente e sottile situato nella parte anteriore dell’occhio, fondamentale per la visione. La sua peculiarità biologica, priva di capillari sanguigni, consente un trapianto senza necessità di immunosoppressione e con bassi tassi di rigetto, rendendo il prelievo e l’innesto procedure sicure e accessibili.
Il ruolo delle Banche degli Occhi è fondamentale. “Un lavoro delicato divenuto negli anni sempre più sofisticato e legato alla collaborazione quotidiana e strettissima con i medici oculisti – ha aggiunto Pateri – in cui la banca degli occhi è chiamata a rispondere alle esigenze del chirurgo inviando tessuti oculari sempre più personalizzati, modellati sull’occhio del singolo paziente e ottenuti con lavorazioni altamente tecnologiche”.
Il valore umano e sociale di questa rete è stato sottolineato anche da Alessandra Balestrazzi, Presidente AIMO ETS: “Siamo profondamente orgogliosi di aver sostenuto e contribuito in modo significativo a questa iniziativa di grande valore umano e sociale, che potrà offrire a molte persone affette da gravi patologie corneali una nuova possibilità di vita, grazie alla straordinaria forza del dono. Il prezioso lavoro svolto quotidianamente dalle Banche degli Occhi rappresenta un pilastro fondamentale per consentire ai chirurghi di operare in condizioni di sicurezza e con tessuti di elevata qualità. Un sistema che può esistere solo grazie alla generosità e alla consapevolezza della cittadinanza”.
Rinaldo Lisario, Presidente dell’Associazione Italiana Cheratoconici, ha ricordato quanto il trapianto di cornea possa essere importante per chi soffre di cheratocono: “Per una persona con il cheratocono il trapianto di cornea può rappresentare l’unica possibilità di tornare a vedere e quindi di riappropriarsi della propria vita quotidiana. Il dono di una cornea non è soltanto un gesto di grande generosità, ma è un atto che restituisce speranza, autonomia e futuro. Per questo come Associazione Italiana CHEratoconici riteniamo fondamentale sensibilizzare sempre di più la cittadinanza sul valore della donazione degli organi e delle cornee e sostenere l’intera catena di professionalità che, attraverso le Banche degli Occhi, rende possibile trasformare un dono in una nuova vita visiva per migliaia di pazienti ogni anno. Ogni cornea donata è molto più di un tessuto: è la possibilità concreta per una persona di tornare a vivere pienamente, con speranza e gratitudine verso chi ha reso possibile questo nuovo inizio”.
La campagna “Perché ogni sì possa ridonare la vista” si inserisce in un contesto di crescente consapevolezza e partecipazione. Il trapianto di cornea non è solo un intervento chirurgico: è un atto di fiducia nella scienza, nella solidarietà e nella capacità di trasformare il dolore in rinascita. E ogni sì, oggi più che mai, può davvero fare la differenza.






