Riconosciuta dal Ministero della Salute l’efficacia del Piano della Prevenzione (PRP) della Regione Puglia
Il Ministero della Salute ha riconosciuto ufficialmente l’efficacia del Piano Regionale della Prevenzione (PRP) della Regione Puglia, certificando per il 2024 il raggiungimento del 97,53% degli obiettivi previsti. Un risultato straordinario, che supera di gran lunga la soglia dell’80% richiesta e migliora anche il già positivo dato del 2023 (88,42%), consolidando il ruolo della Puglia come una delle regioni italiane più virtuose nel campo della sanità pubblica.
Il PRP è uno strumento strategico previsto dal Piano Nazionale della Prevenzione 2020–2025, a cui tutte le Regioni devono attenersi per documentare annualmente le azioni intraprese e i risultati ottenuti in ambito di prevenzione sanitaria. Il Ministero valuta la qualità, la completezza e l’efficacia di tali interventi, certificando il grado di raggiungimento degli obiettivi fissati.
“Mettere la prevenzione al centro significa ridurre le disuguaglianze, migliorare la qualità della vita e liberare risorse per curare meglio chi ne ha davvero bisogno”, ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Gli ha fatto eco l’assessore alla Salute, Raffaele Piemontese, sottolineando come questo importante risultato sia “frutto di una governance efficace e condivisa, un lavoro di squadra che ha coinvolto l’intero sistema sanitario regionale”.
Il Piano Regionale della Prevenzione 2021–2025, approvato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 2198 del 22 dicembre 2021, si articola in 16 programmi: 10 “predefiniti” e 6 “liberi”, sviluppati in base alle specificità e ai bisogni della popolazione pugliese.
Tra i programmi predefiniti figurano “Scuole che promuovono salute”, per la salute tra bambini e adolescenti; “Comunità attive”, per l’attività fisica; “Luoghi di lavoro che promuovono salute”; “Dipendenze”; “Sicurezza negli ambienti di vita”; “Piano mirato di prevenzione”; “Prevenzione in edilizia e agricoltura”; “Prevenzione del rischio cancerogeno professionale”; “Ambiente, clima e salute”; e “Misure per il contrasto dell’antimicrobico-resistenza”.
I programmi liberi includono interventi su “Donna e Neonato”; “Tutela dei consumatori” e “Prevenzione nutrizionale”; “Vaccinazioni”; “Screening oncologici”; “Malattie trasmesse dagli alimenti”; e “Vettori”, per prevenire infezioni da insetti e animali.
Le aree d’intervento sono numerose e fondamentali per la salute pubblica: promozione di stili di vita sani, prevenzione delle dipendenze, sicurezza negli ambienti di vita e lavoro, vaccinazioni, salute materno-infantile, tutela dei consumatori, nutrizione, prevenzione oncologica, ambiente e contrasto all’antibiotico-resistenza.
Tali azioni contribuiscono al miglioramento degli indicatori dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), in particolare nell’ambito della “Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica”, e dimostrano come la Regione Puglia stia affrontando con efficacia le sfide sanitarie contemporanee. L’impegno si estende anche alla sostenibilità ambientale e alla promozione di un approccio integrato alla salute, che considera i determinanti ambientali, sociali ed economici.
Il riconoscimento del Ministero certifica non solo il successo delle strategie adottate, ma anche la capacità organizzativa e operativa del sistema sanitario pugliese, grazie al contributo sinergico di operatori sanitari, direzioni generali delle ASL, aziende ospedaliere, IRCCS, dipartimenti di prevenzione e gruppi multidisciplinari, coordinati dal Dipartimento Promozione della Salute della Regione.
La Regione Puglia si conferma quindi un modello di riferimento a livello nazionale per le politiche di prevenzione e per la promozione della salute, orientando le proprie azioni verso una sanità sempre più proattiva, inclusiva ed efficiente.
