Alberto Zoli (Grande Ospedale Metropolitano Niguarda): “Non ti aspetto, ti cerco”.
I servizi per dipendenze comportamentali stanno evolvendo per rispondere in modo più efficace ai bisogni dei pazienti, con approcci personalizzati e innovativi. Durante l’evento dell’Ospedale Niguarda di Milano “GESTIAMO ASSIEME IL PROBLEMA? NUOVE PROSPETTIVE DI CURA PER LE DIPENDENZE COMPORTAMENTALI E IL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO”, Mondosanità ha intervistato Alberto Zoli, direttore generale del Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, che ha illustrato l’esperienza di Spazio Gio.
Spazio Gio: un aiuto concreto e personalizzato
Inaugurato nel 2020, Spazio Gio è uno spazio dedicato a chi si rivolge all’ospedale per problematiche legate al gioco e alle dipendenze comportamentali. Zoli ha spiegato che l’iniziativa offre un supporto assistenziale e relazionale, andando oltre il semplice colloquio: “È una relazione squisitamente psicologica, una vera e propria relazione con i pazienti”.
Crescita e accessibilità
Lo spazio ha registrato un successo straordinario, con un incremento del 400% delle prestazioni in appena uno o due anni. Lo slogan, “Non ti aspetto, ma ti cerco”, sintetizza l’approccio proattivo: la struttura non si limita ad accogliere, ma va attivamente incontro alle persone in difficoltà.
Innovazione tecnologica
Oltre agli incontri in presenza, Spazio Gio integra strumenti digitali come video call, ampliando le possibilità di relazione e supporto rispetto ai tradizionali dialoghi telefonici o agli appuntamenti fisici. L’obiettivo è costruire un percorso di cura più completo, flessibile e vicino ai bisogni dei pazienti.





