Un software online gratuito che indica la gravità dei pazienti con Covid19. Ricercatori cinesi mettono infatti a punto un algoritmo in grado di predire la gravità di malattia per COVID-19 fin dall’ingresso del paziente in ospedale. L’algoritmo attribuisce il grado di rischio attraverso uno schema molto semplice e di rapida compilazione che è riportato nell’immagine che potete vedere e che rappresenta la schermata di accesso del cosiddetto calcolatore. È una iniziativa molto interessante che viene dalla Cina, precisamente dal Guangzhou instituite of respiratory Health è finanziata da China National Science Foundation, Guangzhou Scientific Research Project, Guangzhou medical university; National key R & D Program. L’algoritmo elabora un punteggio di rischio COVID-GRAM, basato sulla presentazione del paziente con COVID-19 al momento dell’ammissione ospedaliera che consente di predire con buona accuratezza chi è a rischio di ricovero in terapia intensiva, ventilazione meccanica invasiva e morte.
Il campione di pazienti su cui l’analisi e stata fatta è importante e riguarda 1.590 pazienti con diagnosi di COVID-19 che sono stati in contatto con 575 ospedali cinesi. Su questi, un team di esperti (denominato China Medical Treatment Expert Group for COVID-19) ha iniziato le sue analisi dei dati raccolti e registrati dai medici che hanno seguito i pazienti malati. Sono state esaminate e poi studiate diverse variabili epidemiologiche, cliniche, di laboratorio e di imaging accertate al momento del ricovero. Sono state valutate su questi pazienti, le comorbillità principalmente rilevanti come la broncopneumopatia cronica istruttiva (BPCO), l’ipertensione, il Diabete, la malattia coronarica, la malattia renale, la malattia oncologica, la malattia cerebrovascolare, l’epatite B e le sindromi da immunodeficienza. In base al peso attribuito ad ogni singola variabile è stato costruito un punteggio (COVID-GRAM) che stima il rischio che il paziente ricoverato sviluppi un quadro critico che possa portare più facilmente il paziente ad un ricovero in terapia intensiva, alla ventilazione invasiva, al decesso.
Ma per comporre l’affidabilità del punteggio di rischio sono state usate altre 4 coorti cinesi di circa 710 pazienti che hanno consentito di verificare una buona specificità e sensibilità. I Risultati più rilevanti ci dicono che Dei 72 potenziali fattori predittivi ipotizzati, attraverso i test su questa popolazione, solo 10 si sono rivelati fattori predittivi indipendenti e significativi in maniera tale da poter essere inclusi nell’algoritmo. Su Questi si è potuto stabilire con precisione la forza dell’impatto predittivo attraverso il cosiddetto OR che rappresenta il Rapporto di probabilità. Qui di seguito tutti i valori riportati dai test sui singoli 10 parametri che sono: anomalie nella radiografia del torace (Rapporto di probabilità pari a 3,39), età ( Rapporto di probabilità pari a 1,03), emottisi (Rapporto di probabilità pari a 4,53), dispnea (Rapporto di probabilità pari 1,88), incoscienza (Rapporto di probabilità pari a 4,71), numero di comorbilità (Rapporto di probabilità pari a 1,60), storia di cancro (Rapporto di probabilità pari a 4,07), rapporto neutrofili/linfociti (Rapporto di probabilità pari a 1,06), lattato deidrogenasi (Rapporto di probabilità pari a 1,002), bilirubina diretta (Rapporto di probabilità pari a 1,15). Al termine di tutti i test effettuati Il test ha mostrato una buona accuratezza (AUC 0,88). Per chi volesse accedere al software esso è disponibile online ed e’ liberamente accessibile a questo link http://118.126.104.170/ Per molti pazienti è oramai tardi, ma per molti altri dove la pandemia è in pieno sviluppo certamente l’algoritmo può essere ancora molto utile per limitare i danni più severi proteggendo i pazienti a rischio… e salvando forse molte vite umane.