Contenuti esclusivi

Campania, record di donazioni e trapianti

Gennaio–settembre 2025 segnano per la Campania un cambio di...

Medicina generale, firmato l’Accordo collettivo nazionale 2022-2024

Nel piatto circa 300 milioni annui, ora entro giugno...

Telemedicina e diabete: webinar del 10/07/2020

10 luglio 2020 – Da anni i sistemi sanitari europei hanno l’obiettivo socio-sanitario-assistenziale di offrire al paziente, in particolare cronico, servizi e cure mediche più capillari per un miglior controllo del suo stato di salute, presa in carico e ottimizzazione dei costi.

In Italia, in epoca Covid, è emerso il grave ritardo nella riforma dei servizi territoriali mostrando la necessità indifferibile di spostare il fulcro dell’assistenza dei malati cronici dall’ospedale al territorio, necessità che si acuisce in alcune Regioni rispetto ad altre.

È arrivato il momento di partire dalla consapevolezza della reale importanza della telemedicina come investimento per il Sistema Sanitario e non un costo e del suo potenziale impatto sulla società e sulla salute. Per fare in modo che l’adozione della telemedicina nella presa in carico del paziente cronico, e nello specifico della persona con diabete, non sia più appannaggio di pochi eletti, ma una realtà concreta per tutti i pazienti che ne possono trarre beneficio, nasce il progetto Telemedicine R-evolutionRoad Map voluta da Roche Diabetes Care e realizzata in collaborazione con Motore Sanità, di cui si è discusso oggi nel Webinar ‘IL PAZIENTE AI COMANDI DELLA PROPRIA SALUTE’.

L’emergenza COVID-19 ha reso evidenti le difficoltà maggiori del SSN, il quale comunque ha resistito all’impatto dell’onda epidemica, grazie anche agli enormi sacrifici dei cittadini italiani. Si può dire in sintesi che il migliore risultato ottenuto consiste nell’aver impedito il più possibile al virus di attaccare le debolezze preesistenti del SSN. Il valore sociale, ancor prima che medico, di questa scelta è notevole e deve essere sottolineato, ma anche studiato nei suoi effetti e conseguenze futuri. Una di tali conseguenze è già presente: il SSN si trova di fronte a una lista d’attesa di pazienti cronici, oncologici, con malattie rare, con disabilità, oppure in situazioni di fragilità, che reclamano i servizi sanitari che sono stati sospesi nella forma tradizionale. Sappiamo che i ritardi di erogazione sono in grado potenzialmente di causare gravi conseguenze sulla salute delle persone e invece non sappiamo fino a quando dovremo osservare norme di distanziamento e di restrizione degli spostamenti. Quindi, Il Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali dell’Istituto Superiore di Sanità ha dedicato nel Rapporto ISS COVID-19 sulla Telemedicina (https://tinyurl.com/yb62nocz) una particolare attenzione alle concrete possibilità assistenziali disponibili, mostrando quanto sia fondamentale utilizzarle per garantire il più possibile la continuità di cura anche nel periodo di emergenza. Esse però non possono essere improvvisate e vanno fornite prioritariamente attraverso le moderne tecnologie digitali e di telecomunicazione computer assistite, che offrono le migliori opportunità operative rispetto all’uso delle tecnologie precedenti. Inoltre, ci sono anche dei limiti pratici che vanno considerati nel mettere a disposizione sistemi di Telemedicina. Quindi in sintesi, non basta disporre di tecnologie e non è detto che esse, anche se di eccellente fattura, siano anche efficaci dal punto di vista medico. È fondamentale strutturare il servizio a distanza in base alle differenze nelle possibili situazioni locali di fruizione e alle reali necessità delle persone”, ha dichiarato Francesco Gabbrielli, Direttore Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali dell’Istituto Superiore di Sanità

Come è stato evidenziato dal periodo di pandemia da Coronavirus, la stretta collaborazione tra Pubblico e Privato è fondamentale per costruire un Servizio Sanitario Nazionale che sia orientato a garantire universalismo, uguaglianza ed equità per almeno altri 40 anni, in cui la telemedicina rappresenta uno strumento per innovare in medicina e garantire qualità di assistenza a tutti i cittadini.

Sono stati mesi di emergenza collettiva che hanno lasciato il segno in tutti noi, ma che hanno anche evidenziato come sia possibile costruire una collaborazione solida, tra le Istituzioni e le Aziende private, quando l’obiettivo comune è aiutare i pazienti e consentire loro di poter accedere alle migliori cure in qualsiasi momento, anche in piena emergenza”, ha spiegato Rodrigo Diaz de Vivar, Amministratore Delegato di Roche Diabetes Care Italy S.p.A. 

 

Il webinar è andato in onda sul sito internet www.motoresanita.it

Seguici!

Ultimi articoli

Campania, record di donazioni e trapianti

Gennaio–settembre 2025 segnano per la Campania un cambio di...

Medicina generale, firmato l’Accordo collettivo nazionale 2022-2024

Nel piatto circa 300 milioni annui, ora entro giugno...

Obesità, forte aumento tra i giovani. Le proposte della politica

L’obesità incide sul 23% dei costi cardiovascolari. In Italia il 46,3%...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Campania, record di donazioni e trapianti

Gennaio–settembre 2025 segnano per la Campania un cambio di...

Medicina generale, firmato l’Accordo collettivo nazionale 2022-2024

Nel piatto circa 300 milioni annui, ora entro giugno...

Obesità, forte aumento tra i giovani. Le proposte della politica

L’obesità incide sul 23% dei costi cardiovascolari. In Italia il 46,3%...
spot_imgspot_img

Campania, record di donazioni e trapianti

Gennaio–settembre 2025 segnano per la Campania un cambio di passo netto nella cultura della donazione. Secondo il report CNT, le segnalazioni di potenziali donatori...

Infezioni respiratorie: ‘Necessari nuovi modelli assistenziali per offrire cure sempre più appropriate alle persone fragili’

Far confrontare il comparto salute veneto su come poter effettuare al meglio interventi diagnostici e terapeutici, in base al bisogno del paziente, per ottenere...

Medicina generale, firmato l’Accordo collettivo nazionale 2022-2024

Nel piatto circa 300 milioni annui, ora entro giugno l’accordo 2026 – 2027. Contratto di Lavoro dei camici bianchi: accelerata sul fronte della Medicina generale...