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Tumore al seno, The Life Button. Campagna Lilly che ti lega alla vita

Oggi, il tumore della mammella è più curabile e, in molti casi, gestibile nel tempo, quasi come una patologia cronica. Tuttavia, sebbene vi siano molte informazioni sulla prevenzione e la diagnosi precoce, un aspetto fondamentale spesso trascurato è l’aderenza terapeutica: consiste nel seguire con costanza il percorso di cura indicato dai medici dopo una diagnosi di tumore al seno. Secondo una indagine condotta da Adnkronos in collaborazione con EMG Different, solo il 50% degli italiani è consapevole che seguire la terapia prescritta può ridurre significativamente il rischio di recidive e di aggravamenti. Eppure tra il 30% e il 50% delle pazienti interrompe il trattamento ormonale prima del tempo, spesso a causa di effetti collaterali o mancanza di informazioni adeguate.

Partendo da queste premesse Lilly, in collaborazione con Europa Donna Italia, Fondazione IncontraDonna e Salute Donna, ha lanciato la campagna The Life Button – il bottone che ti lega alla vita.

Simbolo della campagna, presentata in conferenza stampa a Milano, un bottone rosa e rotondo, che diventa un potente promemoria, un simbolo di costanza e motivazione, un richiamo a continuare a credere nel valore del trattamento.

the life button Lilly


Distribuito nei centri oncologici in tutta Italia che aderiscono all’iniziativa (e raccontato attraverso un video sul sito www.thelifebutton.it) il bottone diventa un oggetto da tenere vicino, un segno tangibile dei progressi compiuti. Sul retro del bottone, frasi come “Un giorno dopo l’altro”, “Ne vale la pena” e “Io ci sono” fungono da mantra per le pazienti, incoraggiandole a portare a termine il programma terapeutico.

Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia, ha sottolineato l’importanza di creare un dialogo aperto tra pazienti e medici, per garantire che le donne siano informate e motivate a seguire il loro percorso di cura. Antonella Campana, Patient Advocate di Fondazione IncontraDonna, ha aggiunto che il supporto dei caregiver è fondamentale, mentre Anna Maria Mancuso, Presidente di Salute Donna, ha evidenziato come l’aderenza terapeutica sia una responsabilità condivisa.



Un ulteriore punto di vista è stato fornito da Grazia Arpino, professore associato all’Università Federico II di Napoli, che ha evidenziato come la sopravvivenza a 5 anni delle donne con tumore al seno in Italia sia pari all’88%, ma che questa percentuale è variabile a seconda del tipo di tumore e dello stadio della malattia.

Alessandra Fabi, Direttore Medicina di Precisione in Senologia presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, ha confermato che la paura di una recidiva è una delle principali preoccupazioni delle pazienti.”Seguire le indicazioni del medico è essenziale per massimizzare i benefici della terapia”.

Le senatrici Ylenia Zambito e Raffaella Paita, dalla parte delle istituzioni, hanno ribadito il loro impegno nel promuovere azioni politiche a favore della prevenzione e della cura del tumore al seno, riconoscendo l’importanza di un approccio integrato che coinvolga pazienti, caregiver e professionisti della salute.

Ogni giorno conta, e ogni cura seguita è un passo in più verso la vita. La lotta contro il tumore al seno è un viaggio che richiede costanza, supporto e una forte motivazione. Il bottone rosa diventa così, oltre che un simbolo, un alleato per tutte le donne che affrontano questa sfida, ricordando loro che non sono sole e che ogni passo conta nel cammino verso la guarigione.

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