Come le cellule Natural Killer ingegnerizzate possono rivoluzionare il trattamento dei tumori del colon-retto, migliorando l’efficacia e riducendo gli effetti collaterali.
L’innovazione nel trattamento dei tumori del colon-retto sta facendo passi da gigante, grazie all’introduzione di una terapia avanzata che sfrutta le cellule “Natural Killer” (NK). Queste cellule del sistema immunitario sono in grado di riconoscere e distruggere le cellule tumorali. Tuttavia, i tumori del colon-retto, come molti altri tipi di cancro, hanno sviluppato meccanismi per “nascondersi” dalle difese immunitarie, rendendo difficile per le cellule NK fare il loro lavoro. Recentemente, però, un approccio innovativo ha migliorato notevolmente l’efficacia delle cellule NK, rendendole più “intelligenti” nel riconoscere e attaccare le cellule tumorali con maggiore precisione, senza danneggiare i tessuti sani.
Il potere delle cellule NK
Le cellule NK sono un tipo di globuli bianchi che giocano un ruolo fondamentale nel sistema immunitario, proteggendo l’organismo da infezioni e da malattie come il cancro. Queste cellule sono specializzate nel riconoscere e distruggere le cellule anormali o tumorali. Tuttavia, i tumori, incluso il cancro al colon-retto, sono noti per sviluppare capacità che li rendono invisibili al sistema immunitario, creando un microambiente che impedisce alle cellule NK di riconoscere e uccidere le cellule tumorali.
Questo fenomeno di “invisibilità” è una delle sfide principali nella lotta contro i tumori del colon-retto. Le cellule tumorali si proteggono creando un ambiente che inibisce la risposta immunitaria, impedendo alle cellule NK di agire. Ma grazie all’ingegnerizzazione delle cellule NK con il recettore CAR (Chimeric Antigen Receptor), i ricercatori sono riusciti a rimuovere questo “mantello dell’invisibilità” e a rendere queste cellule più precise e mirate nel loro attacco contro le cellule tumorali.
L’innovazione con CAR-T
Recentemente, i ricercatori dell’Istituto di Candiolo, uno dei centri di eccellenza per la ricerca sul cancro in Italia, hanno condotto due studi fondamentali che dimostrano come le cellule NK, ingegnerizzate con il recettore CAR, possano affrontare il cancro del colon-retto in modo altamente mirato. I due studi sono stati pubblicati rispettivamente su Molecular Therapy e Journal of Translational Medicine e fanno parte di un progetto più ampio, il CAR-T nazionale di Alleanza contro il Cancro, che mira a sviluppare nuove terapie cellulari per il trattamento di diversi tipi di tumori.
Il primo studio, in particolare, esplora l’utilizzo delle cellule NK ingegnerizzate per colpire una proteina chiamata mesotelina, che è presente a livelli elevati in alcuni tumori, incluso il cancro al colon-retto. La mesotelina, infatti, è un bersaglio che è stato già utilizzato in altre terapie contro mesoteliomi e tumori ovarici. I ricercatori hanno scoperto che questa proteina è anche espressa in alcuni sottotipi di tumori colorettali, in particolare quelli più aggressivi. Grazie a questa scoperta, le cellule NK sono state equipaggiate con il recettore CAR contro la mesotelina, dimostrando così una notevole efficacia nel riconoscere e distruggere le cellule tumorali del colon-retto che esprimono elevati livelli di questa proteina.
Cellule NK “intelligenti” con filtro selettivo
Nel secondo studio, pubblicato su Molecular Therapy, è stato sviluppato un approccio ancora più sofisticato per migliorare la selettività delle cellule NK. In questa ricerca, i ricercatori hanno progettato un circuito genetico che rende le cellule NK più intelligenti, in grado di riconoscere solo le cellule tumorali del colon-retto che esprimono specifici bersagli. Il circuito include due recettori: uno contro la mesotelina e l’altro contro l’oncogene HER2. Il ruolo di HER2 è cruciale, poiché è noto che in alcuni tumori del colon-retto, l’amplificazione di HER2 avviene insieme alla presenza della mesotelina. In questi casi, le cellule NK possono entrare in azione in modo altamente mirato, uccidendo solo le cellule tumorali che esprimono entrambi i bersagli.
Questa strategia offre numerosi vantaggi, in quanto le cellule NK non sono più “accese” senza discriminazione, ma si attivano solo quando rilevano entrambi i bersagli nelle cellule tumorali, lasciando intatti i tessuti sani. Grazie a questo filtro selettivo, l’efficacia della terapia aumenta significativamente, riducendo al minimo il rischio di effetti collaterali e danneggiamenti ai tessuti normali.
Nuove opzioni terapeutiche
I risultati ottenuti nei modelli sperimentali sono molto promettenti e potrebbero aprire la strada a nuove opzioni terapeutiche per i pazienti con tumori del colon-retto. L’approccio basato su cellule NK ingegnerizzate potrebbe rivoluzionare il trattamento di questo tipo di cancro, migliorando la precisione e l’efficacia del trattamento, riducendo al contempo gli effetti collaterali legati ai trattamenti tradizionali come la chemioterapia.
Tuttavia, come sottolineato dai ricercatori, ci vorrà ancora del tempo prima che questa terapia arrivi nelle cliniche. I prossimi passi includono il perfezionamento delle tecniche e l’ottimizzazione delle cellule NK per garantirne la massima potenza senza compromettere la selettività. In futuro, le cellule NK modificate potrebbero essere utilizzate come parte di una terapia personalizzata per i pazienti con tumori del colon-retto, che mostrano alti livelli di mesotelina e HER2 amplificato.
La ricerca continua
Il lavoro dei ricercatori dell’Istituto di Candiolo rappresenta un esempio di come l’innovazione scientifica possa portare a nuove soluzioni terapeutiche per malattie complesse come il cancro al colon-retto. L’Istituto, insieme ad altri centri di ricerca, è determinato a proseguire su questa strada, con l’obiettivo di rendere le terapie più precise, meno invasive e maggiormente efficaci per i pazienti.
Il continuo avanzamento della ricerca sul cancro offre nuove speranze, e l’approccio con le cellule NK modificate potrebbe diventare un pilastro fondamentale nella lotta contro uno dei tumori più comuni al mondo. L’importanza di un trattamento mirato e personalizzato, che utilizzi il potere del sistema immunitario per combattere il cancro, è sempre più chiara, e la strada per la cura dei tumori del colon-retto sembra più vicina.