Un premio speciale a Paolo Ascierto e un riconoscimento per nove giovani ricercatori.
Fari puntati sulle reti oncologiche, fondamentali per cure migliori contro il cancro e sulla ricerca clinica e di base.
Il Premio Carla Russo giunge alla settima edizione e rilancia, da Pimonte (Napoli) la lotta ai tumori cerebrali. Dopo aver dato impulso alla creazione dell’Osservatorio e Istituto per le Neuroscienze della Campania, durante il convegno svoltosi presso il Resort Sant’Angelo di Pimonte, la famiglia Palummo, ideatrice del premio, si pone l’obiettivo di continuare a lavorare per contribuire alla realizzazione di una rete oncologica che possa rispondere meglio alle esigenze dei pazienti. In questa settima edizione sono stati premiati 9 giovani ricercatori impegnati nella lotta ai tumori cerebrali, mentre il primo premio speciale Carla Russo è stato consegnato a Paolo Ascierto direttore dell’Unità di Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie innovative dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale che ha dichiarato: “La rete oncologica è fondamentale per l’ottimizzazione dei percorsi di cura e, quindi, per rendere un miglior servizio ai nostri pazienti. I tempi della ricerca si sono molto velocizzati e in questo momento ci sono tantissime sperimentazioni. E’ chiaro che tante di queste non producono i risultati sperati, però all’improvviso arriva la sperimentazione con il farmaco particolare che ci dà dei risultati importanti e in quel momento cambia la storia. In Campania si fa dell’ottima ricerca anche nel campo dei tumori cerebrali, questo deve essere poi tradotto nei risultati clinici e noi speriamo che i risultati ci siano”.
Nel corso del convegno, dal titolo “Qual è la migliore strategia per la diagnosi e cura dei Tumori cerebrali in Campania?” è intervenuto il prof. Giuseppe Catapano, presidente dell’Osservatorio e Istituto per le Neuroscienze della Campania e componente del comitato scientifico del Premio: “Per tutte le attività che svolgiamo nel campo oncologico la rete è fondamentale, serve a uniformare i trattamenti, a parlare la stessa lingua e ad offrire all’utenza programmi di trattamento che sono in linea con i protocolli internazionali. L’osservatorio per le neuroscienze è stato un passaggio importante che ha contribuito a creare questa rete, un’occasione per mettere tutti i neurochirurghi della Campania intorno a un tavolo per poi allargare la collaborazione ad oncologi, radioterapisti e anatomopatologi, per attivare un percorso durato due anni che ha già prodotto frutti significativi. I dati Agenas, recentemente pubblicati, ci dicono che in Campania le cose stanno migliorando in maniera importante. La sorpresa positiva è che quando ci confrontiamo con i grossi centri nazionali di riferimento abbiamo risultati assolutamente in linea con loro, se non addirittura superiori, alcune volte”.
Per Luigi Mansi, coordinatore scientifico del Premio e responsabile della Sezione Salute del Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo Sostenibile si è trattato di un evento che diventa ancora più significativo quest’anno per la presenza di figure autorevoli di livello internazionale. In particolare, vorrei sottolineare la presenza di Paolo Ascierto che riceve il primo premio speciale Carla Russo. Il nostro intento è dare un peso speciale e un rilievo ancora maggiore all’importanza internazionale del Premio che ha l’obiettivo di stimolare la ricerca, per trasformare il dolore in speranza e la speranza in cure migliori”.
Nel corso delle Assise sono intervenuti il presidente del comitato scientifico del Premio, Fabrizio Tagliavini, e i componenti Paolo Cappabianca, Maria Laura Del Basso De Caro, Lorenzo Chiariotti, Marc Sanson, Roberta Rudà, Massimo Di Maio, Giovanni Lombardi, Giuseppe Minniti. Sergio Pignata, Direttore U.O.C. Uro-ginecologia presso l’Istituto Nazionale Tumori G. Pascale, è intervenuto con una relazione sulla rete oncologica campana.
Le premiazioni sono state introdotte dai figli di Carla Russo e fondatori del Premio, Antonio e Carmela Palummo: “Siamo giunti alla settima edizione del Premio Carla Russo e nostra madre oggi, avrebbe compiuto 70 anni. Non potevamo festeggiarla nel modo migliore. Un augurio a lei e a tutti i ricercatori che si impegnano nella ricerca contro i gliomi. Noi ci saremo anche l’anno prossimo e il nostro impegno sarà profuso affinché l’associazione possa trasformarsi in fondazione e possa sempre più infittirsi la rete di relazioni che in questi anni siamo riusciti a creare”.
Per la categoria Under 40 sono stati premiato Luca Bertero, Professore di Anatomia ed istologia patologica presso l’Università di Torino, e Angelo Dipasquale, oncologo presso l’IRCCS Humanitas Research Hospital di Milano.
Per la categoria Tesi Post-Laurea è stato selezionato il lavoro di Lorena Picori, Dirigente Medico presso Ospedale Santa Chiara Trento, mentre per le tesi dei Corsi Post-Laurea discusse in Campania il riconoscimento è stato assegnato, a pari merito, a Michela Buonaiuto, PhD presso il dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie mediche dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, e a Francesca Vitulli, master in Neurochirurgia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, operante presso l’Ospedale Santobono di Napoli.
Edoardo Pronello, borsista di ricerca in Neuro-oncologia presso l’Università degli Studi di Torino, ha ricevuto il Premio per la miglior tesi di Laurea, intitolato alla memoria di Mimmo Giudetti.
A Federica Novi, laureata in medicina e chirurgia con una tesi sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale in radioterapia neuro-oncologica, è andato il premio per la miglior Tesi di Laurea in Campania, dedicato alla memoria di Francesco Gargiulo.
Gli ultimi due riconoscimenti sono stati consegnati ai migliori abstract presentati nel corso del XXVIII Congresso Residenziali AINO e a vincerlo sono stati i ricercatori del CEINGE Rosa Della Monica e Denis Audi





