TUTELA DELLA SALUTE: LAVORI IN CORSO
Ha parlato di tutela della Salute Carlo Bottari, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale e
Sanitario presso Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e Sapienza – Università di Roma
TUTELA DELLA SALUTE IN ITALIA
Nel 2012, il decreto Balduzzi disegnava con evidente lungimiranza una nuova organizzazione del
Sistema Sanitario che doveva basarsi non soltanto sulla presa in carico del cittadino, ma su una
prima assistenza di diritti a livello territoriale. Questa nuova organizzazione doveva basarsi su un’
indispensabile e necessaria integrazione fra assistenza sociale e assistenza sanitaria.
Cosa che però non è mai avvenuta nel nostro Paese: non c’è mai stata una comunicazione diretta
fra le due realtà. Nel decreto Balduzzi veniva introdotta anche una prima disciplina della
responsabilità medica per venire incontro alle problematiche della medicina difensiva, disciplina
che però non fu ben accolta dalla Magistratura.
TUTELA DELLA SALUTE IN EUROPA
Inizialmente, la decisione dell’Unione Europea è stata quella di non occuparsi di organizzazione
sanitaria per scongiurare limitazioni di sovranità nei confronti degli Stati. Venivano dunque
condivise politiche comunitarie, ambientali, ecologiche ma non quelle sanitarie. Nel momento in cui
è scoppiata la pandemia, poi, il ruolo dell’UE non ha saputo rispondere alle aspettative.
I vari Stati Europei, inoltre, più che gettare dei ponti hanno alzato dei muri, per difendere ognuno i
propri confini. Dove è andato a finire il trattato di Shengen che consente la circolazione dei cittadini
europei all’interno dei vari paesi? L’unico provvedimento adottato dall’UE è stato sospendere il
patto di stabilità, acconsentendo ai Paesi di affrontare le prime spese per andare incontro
all’emergenza.
La presidente dell’UE Ursula von der Leyen, ha recentemente affermato che in Maggio 2021 si
terrà a Roma un meeting globale sulla sanità. In particolare, ha dichiarato che: “La sanità è
competenza esclusiva nazionale, ma è indispensabile che si creino i presupposti affinchè vi sia
una condivisione di questa materia anche a livello Europeo”.
TUTELA DELLA SALUTE NEL MONDO
L’Organizzazione Mondiale della Sanità inizialmente non ha saputo adottare una politica adeguata
e non ha riconosciuto la pandemia, ritenendo si trattasse di un fenomeno locale. Quando poi si è
accorta che non si trattava di un fenomeno locale, ha iniziato ad adottare alcune risoluzioni, ma
senza attuare coordinamenti. Anche per quanto riguarda le vaccinazioni, l’OMS non ha mai dato
indicazioni né ha mai fatto opere di coordinamento, e questo anche l’Unione Europea.