Sensibilizzare le istituzioni sanitarie sull’importanza di implementare le copertutre vaccinali nella popolazione over 65, in particolare fragile e sull’appropriato utilizzo dei vaccini potenziati, con una maggiore attenzione oltre alla salute al valore economico-sociale.
Questo l’obiettivo del convegno ‘La prevenzione vaccinale antinfluenzale. Uno strumento di buona salute e sostenibilità“, organizzato da Motore Sanità, grazie al contributo incondizionato di CSL Seqirus.
I dati indicano come la patologia influenzale colpisca ogni anno il 5-10% degli adulti e il 20-30% dei bambini causando 3/5 milioni di manifestazioni severe e tra i 290.000-650.000 morti (WHO, 2019). In Italia, l’ISS indica in circa il 9-10% della popolazione colpita dall’influenza e tra 8.000-17.000 decessi annuali correlati all’influenza ed alle sue complicanze, di cui oltre l’80% riferito a soggetti over 65 anni.
All’influenza sono associati alti costi sanitari, sia diretti che indiretti, che costi sociali: in Italia, studi hanno stimato l’impatto dei costi in oltre in 3,5-4 miliardi per una stagione influenzale, causa del 10% di tutte le assenze dal lavoro, con durata media di 4,8 giorni. Per i costi sociali indiretti (inattività lavorativa) si calcola una media di 1.000 euro a persona. Il PNPV 2023-2025 certifica l’importanza dell’uso di vaccini potenziati per le persone con più di 65 anni, per garantire maggiore protezione, la situazione non è uguale in tutte le regioni italiane.
Mondosanità ha intervistato la politica per capire a che punto siamo e quali passi sono necessari da fare per migliorare la campagna vaccinale antinfluenzale. Alberto Avetta, Consigliere IV Commissione Sanità, Regione Piemonte, ha portato il suo messaggio.





