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Vitiligine, quelle macchie sulla pelle possono sparire. Le applicazioni della fototerapia

Ogni anno, alla fine del mese di giugno, si celebra in tutto il mondo la Giornata della Vitiligine, un momento dedicato alla consapevolezza, alla ricerca e all’inclusione. La vitiligine è una malattia cronica di natura autoimmune che colpisce circa l’1-2% della popolazione mondiale: è caratterizzata dalla progressiva scomparsa dei melanociti, le cellule responsabili della pigmentazione della pelle, con conseguente affioramento di chiazze bianche. Non è contagiosa né compromette la salute fisica, ma può lasciare segni profondi a livello psicologico e sociale.

Istituito nel 2011 su impulso congiunto di pazienti, dermatologi e associazioni internazionali, l’appuntamento del World Vitiligo Day è stato indetto per sensibilizzare l’opinione pubblica, mostrare le opzioni terapeutiche oggi disponibili. La ricorrenza è legata al ricordo di Michael Jackson, la popstar prematuramente scomparsa, che contribuì a suo modo a portare sotto i riflettori la problematica, spesso fraintesa, della depigmentazione cutanea.

Tra i cardini del trattamento nella vitiligine, oggi la fototerapia mirata occupa un posto di rilievo. Si tratta di una tecnica che utilizza radiazioni ultraviolette controllate per stimolare i processi di riparazione della pigmentazione cutanea nelle chiazze sbiadite, i risultati sono evidenti, specie se la fototerapia viene integrata con farmaci immunomodulanti e supporto psicologico.

In occasione della Giornata mondiale gli specialisti dell’Ospedale Israelitico (dove si trova uno dei più quotati centri per la cura della vitiligine presenti in Italia, ndr) promuovono un incontro-dibattito il 22 giugno, dalle 18 alle 20, nella sede dell’Associazione Civita, a Roma in Piazza Venezia. L’iniziativa coinvolge esperti di chiara fama, rappresentanti istituzionali e, soprattutto, i pazienti stessi.

Ospite d’onore sarà il professor Henry Lim, luminare di fama mondiale e presidente dell’Associazione Internazionale delle Società di Dermatologia (ILDS), proveniente da Detroit (USA). La sua partecipazione aggiunge prestigio a un evento che vuole essere al tempo stesso emblematico e istruttivo.

“Parlare di vitiligine significa combattere lo stigma e promuovere cure accessibili ed efficaci”, ha scritto Andrea Paro Vidolin, responsabile del Centro di fotodermatologia e cura che organizza l’evento. Il medico sottolinea come la malattia impatti profondamente la vita quotidiana dei pazienti, specialmente in estate, quando il contrasto visivo con la pelle abbronzata amplifica le insicurezze. Evitare di scoprirsi e rinunciare a momenti di socialità sono comportamenti che denotano un disagio, ma quelle chiazze trattate in modo opportuno possono sparire, e si possono evitare così certi imbarazzi. Curare non significa soltanto intervenire, ma anche accompagnare e capire.

Domani dunque, presso la sede della Fondazione Civita in Piazza Venezia a Roma, si svolgerà uno dei principali eventi nazionali per la Giornata mondiale della Vitiligine. Ad aprire i lavori sarà il professor Giovanni Leone, coordinatore scientifico dell’area dermatologica dell’Ospedale Israelitico, affiancato dal professor Giovanni Pellacani, ordinario di dermatologia all’Università La Sapienza e presidente del congresso internazionale promosso da SIDeMaST nella Capitale. I due specialisti modereranno la tavola rotonda in programma.

L’evento, come accennato sopra, vede la partecipazione straordinaria del professor Henry Lim, specialista di fama internazionale, direttore del Dipartimento di Dermatologia presso l’Henry Ford Health di Detroit. Seguirà un intervento del professor Mauro Picardo, dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma. Contribuiranno alla discussione anche Ketty Peris e Alessandra D’Amore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, oltre a Maria Concetta Fargnoli e Alessia Pacifico dell’Istituto San Gallicano IRCCS. Porterà un ulteriore contributo sulla riorganizzazione dell’assistenza nella Regione Lazio il professor Aldo Morrone, presidente dell’Istituto di Scienze Mediche Antropologiche e Sociali.

Non mancheranno i saluti istituzionali di Mario Venezia, commissario straordinario dell’Ospedale Israelitico, di Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio Regionale del Lazio, e di Stefano De Lillo, vicepresidente provinciale dell’Ordine dei Medici di Roma. Per la Fondazione Civita, prenderanno la parola Gianni Letta, presidente, e Simonetta Giordani, segretario generale.

Un momento fondamentale sarà dedicato al confronto con le associazioni e i pazienti. Interverranno Valeria Corazza, presidente di APIAFCO, e i pazienti Davide Rossetti e Francesco Madonna, che condivideranno le proprie esperienze personali. È inoltre previsto un contributo — in videocollegamento o in differita — della professoressa Pearl Grimes, presidente della Global Vitiligo Foundation (USA). Le conclusioni della giornata saranno affidate al professor Giovanni Leone.

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