COSA VUOL DIRE CRESCERE CON IL DIABETE?
Il diabete di tipo 1 è in continua crescita e si sta sempre più abbassando la soglia dell’esordio di questa patologia. Ci troviamo a confrontarci sempre più spesso con bimbi che sviluppano diabete di tipo 1 anche sotto l’anno di vita. Al momento non esiste una cura definitiva, l’attuale terapia è data dall’insulina. I bimbi e le loro famiglie si trovano quindi presto ad affrontare un nuovo percorso di vita per crescere con il diabete.
La vita del bimbo colpito da diabete e della sua famiglia viene stravolta e cambia completamente. C’è un prima e c’è un dopo che marca significativamente non solo la vita del bambino o del ragazzo a cui viene diagnosticato il diabete di tipo 1, ma marca anche la gestione della sfera famigliare. Soprattutto nei bambini, il coinvolgimento per la gestione del diabete prevede tutte le figure che ruotano intorno al bambino.
L’ESORDIO
L’esordio è un momento molto traumatico. I due segnali a cui dobbiamo assolutamente fare attenzione sono tanta sete e tanta pipì. Deve scattare subito un campanello di allarme che ci porti a pensare che potrebbe essere diabete. Laddove poi la patologia venga conclamata, i bambini vengono ricoverati.
ACCETTARE LA MALATTIA
Quando un genitore impara che il proprio figlio dovrà crescere con il diabete si trova ad affrontare un momento sconvolgente. È importante che in questa circostanza ci sia il coinvolgimento di tutto il team diabetologico, costituito dal pediatra diabetologo, dalla dietista e dallo psicologo. Lo psicologo è una figura importantissima, ancor di più per i bambini che hanno avuto l’esordio durante la pandemia.
L’IMPORTANZA DEL MONDO DELL’ASSOCIAZIONISMO
Le famiglie vedono nelle associazioni e nelle famiglie che hanno già fatto un percorso con i loro figli un punto di riferimento. Spesso i genitori si sentono frustrati in quanto sentono di non essere in grado di curare il proprio figlio. L’esperienza delle associazioni come Diabete Italia è molto importante in questo senso perché comunicare la propria esperienza agli altri trasmette fiducia.
Tutti gli esordi di malattia di diabete tipo 1 che stanno avvenendo da marzo 2020 ad oggi hanno avuto molto meno supporto dalle figure professionali che solitamente si confrontano con le famiglie. Questo perché anche le visite successive al ricovero non sono state effettuate con cadenza normale.
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