Disturbi del sonno: dormire fa bene, ma se per qualcuno è il momento in cui il corpo può ricaricarsi dalla lunga e attivissima giornata, per altri diventa un vero incubo perché alla fine non dormirà come desidera per colpa, per esempio, dell’insonnia.
Contare le pecorelle o contare le stelle? Per alcuni ci vorrebbe un intero firmamento!
I disturbi del sonno colpiscono molte persone e sono in gradi di condizionare negativamente la qualità della loro vita e anche mettendo in discussione le normali attività fisiologiche del corpo.
La mancanza del sonno può causare stanchezza, fa diminuire la concentrazione e l’attenzione, aumenta l’irritabilità. Le conseguenze immediate della privazione del sonno astenia, gonfiore e pallore del viso, tremori, alterazioni della vista e dell’olfatto.
A questi sintomi si aggiunge tendenza all’ansia e alla depressione. E se la deprivazione si protrae a lungo termine, compare tendenza all’ipertensione, obesità, diabete, ictus ed infarto.
Molte persone non sanno che i disturbi del sonno si possono affrontare. Prima di tutto parlarne con il proprio medico curante è importante, e lo stesso potrà indicare i Centri per i disturbi del sonno più vicini e specializzati dove rivolgersi. La medicina del sonno, come branca della neurologia, si occupa della diagnosi e della terapia dei disturbi del sonno.
Ma vediamo perché insorgono i disturbi del sonno.
Secondo gli esperti alla base di una scarsa qualità del sonno possono esserci fattori che alterano il normale ritmo sonno-veglia: questi a volte sono riconducibili a determinate malattie sistemiche, a disturbi della tiroide, a scompenso cardiaco o a ipertensione arteriosa. Altre cause che possono disturbare il sonno sono il caffè, l’alcool, la nicotina, i cibi pesanti e l’attività sportiva nelle 3-4 ore prima di coricarsi.
Ma allora come è possibile garantirsi un buon sonno?
Tanto per cominciare, prima di andare a dormire eliminiamo le fonti di luce (cellulari, smarthphone, Ipad, computer) perché il cervello risponde agli stimoli luce uguale (=) giorno. Poi riduciamo la nicotina, la caffeina e l’alcol nell’arco della giornata. Svolgiamo esercizio fisico regolare, ma non nelle 3-4 ore prima di coricarsi. Coricarsi e svegliarsi sempre alla stessa ora, se possibile, anche nel fine settimana. Usare la camera da letto solo per dormire, evitando quindi di guardare la televisione o di mangiare a letto. E poi esponiamoci con regolarità alla luce solare perché favorisce il corretto ritmo circadiano.
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