È allarme miopia nei più giovani, in forte crescita a causa del lockdown e della didattica a distanza.
In Italia, il difetto visivo della miopia colpisce 15 milioni di adulti e circa un milione e mezzo tra bambini e adolescenti, in particolare tra gli 8 e i 13 anni, fascia di età in cui il tasso annuale di progressione miopica è più rapido. Il dato assume ancora più rilevanza se si considera che, se non trattata, la miopia può causare problemi alla vista. In particolare, i difetti miopici rilevanti sopra le 6 diottrie rappresentano fattori di rischio per altre patologie e complicanze anche serie.
Ma se in passato si dava per scontato che la miopia fosse geneticamente determinata, e quindi non vi si potesse intervenire, oggi la ricerca scientifica evidenzia la corresponsabilità dei nuovi stili di vita e di cause ambientali. Tra queste, il minor tempo trascorso all’aria aperta, la mancanza di luce naturale e un uso intensivo della tecnologia che vede, soprattutto nelle nuove generazioni, un’attività visiva sempre più prossimale e più prolungata davanti agli schermi di tv, tablet e smartphone.
«Oggi i nostri occhi, soprattutto quelli dei bambini, sono sempre più impegnati nella visione da vicino, complice il lockdown e la didattica a distanza. È così che, concentrati per molte ore al giorno su smarthphone, tablet e computer, gli occhi si adattano alle nostre esigenze di visione prossimale a discapito di una capacità di visione a lunga distanza. Un trend sempre più diffuso e confermato dall’aumento di visite oculistiche, in Italia il 20% in più nell’ultimo anno, di bambini e ragazzi che lamentano una cattiva visione da lontano», afferma il professore Paolo Nucci, ordinario di oftalmologia presso l’Università Statale di Milano.
Quali sono allora i primi segnali da cogliere per capire se un bambino è miope?
- Il bambino miope tende ad avvicinarsi per vedere meglio la televisione o la lavagna.
- Spesso tende a strizzare gli occhi per aumentare la profondità di messa a fuoco.
- Riporta una visione sfocata quando guarda oggetti lontani.
- Lamenta mal di testa per l’affaticamento degli occhi.
Quali sono le strategie per salvaguardare la salute degli occhi dei nostri bambini?
- Impedire l’abuso di videogiochi anche nella stressante attività di studio. Se il bambino studia e poi in pausa si concentra sul videogioco, non otterremo l’effetto desiderato del ridurre l’attività prossimale continuativa.
- Prendersi delle pause dagli schermi e da attività a distanza ravvicinata, praticando la ginnastica dei 20-20-20: ovvero 20 secondi di pausa ogni 20 minuti, guardando a 20 piedi di distanza (6 metri).
- Mantenere una postura, una condizione di illuminazione e una distanza adeguata tra gli occhi e i diversi dispositivi: una visione ravvicinata sotto i 25 centimetri è un fattore molto predisponente verso lo sviluppo della miopia.
- Trascorrere almeno 40 minuti al giorno all’aria aperta ed esporsi alla luce del sole che ha un effetto benefico sull’occhio, soprattutto perché aumenta la produzione di dopamina che è un mediatore chimico molto importante per gli occhi. Dobbiamo insegnare ai nostri bambini a guardare all’orizzonte, un esercizio semplice ma molto efficace.
- Effettuare i regolari controlli della vista permette di rilevare e trattare la miopia, riducendo il peggioramento della vista, la progressione della miopia e le potenziali complicanze. Si consiglia un primo controllo a tre anni e poi a 6, in coincidenza con l’inizio della scuola elementare.
Per il trattamento della miopia nei bambini dagli 8 ai 13 anni, è essenziale infine un intervento precoce grazie all’adozione di lenti specifiche sin dall’infanzia, utili anche per la riduzione della progressione della miopia (in media del 60%). A confermarlo, un nuovo studio sulla lente da vista “intelligente” MiYOSMART pubblicato nel marzo 2021 sul British Journal of Ophthalmology, condotto dal prestigioso Centre for Myopia Research presso la Hong Kong Polytechnic University.