Nel nostro Paese, l’azienda BeiGene si inserisce nel comparto in costante crescita delle biotech, strategico per lo sviluppo dell’Italia
Nel nostro Paese, l’azienda BeiGene si inserisce nel comparto in costante crescita delle biotech, strategico per lo sviluppo dell’Italia, con l’ambizione di guidare un nuovo modello per questo settore, diventando la prima azienda biotecnologica in grado di offrire trattamenti innovativi e realmente accessibili in tempo rapidi per i pazienti affetti da tumore in tutto il mondo. Azienda headquarter-less che opera in 5 regioni nel mondo, la sua organizzazione snella (10.000 dipendenti di cui 60 in Italia) consente di operare in modo agile nel settore biotecnologie. L’azienda dispone di una vasta pipeline e di un portafoglio focalizzato in particolare su immuno-oncologia, ed ematologia (small molecules, biologici, immunoterapie, terapie target e terapie cellulari).
BeiGene ha costruito una propria infrastruttura completamente integrata per condurre internamente la maggior parte dei suoi studi clinici. Grazie a questo approccio innovativo, l’azienda registra infatti una riduzione degli oneri legati agli studi clinici convenzionali (che rappresentano circa il 90% dei costi e dei tempi di sviluppo di un nuovo farmaco).
Globalmente conta oltre 35 studi clinici in fase 3 o potenzialmente abilitanti per la registrazione dei farmaci, mentre sono in corso 60 programmi pre-clinici. In Italia, si conta un totale di 28 trial clinici (che coinvolgono più di 220 centri clinici su tutto il territorio nazionale e oltre 400 pazienti). La società ha quindi una forte spinta all’innovazione: dalla sua fondazione nel 2010, l’azienda ha scoperto ed avviato in fase clinica più di 17 molecole, di cui 3 già in commercio.
“In BeiGene la centralità del paziente si traduce in tutto ciò che facciamo: dallo sviluppo di terapie innovative ad un accesso più rapido ed economicamente sostenibile, perché riteniamo che il reale cambiamento sia la cura stessa – spiega Chiara Cernetti, BeiGene Market Access Director Italy-. In Italia la sinergia e il forte coordinamento con interlocutori interni ed esterni così come il nostro approccio collaborativo con il sistema Paese, ci ha permesso di garantire ai pazienti un accesso significativamente più veloce rispetto alla media italiana del settore nella prima indicazione di zanubrutinib nel trattamento dei pazienti adulti affetti da un raro tumore del sangue, la macroglobulinemia di Waldenstrom”.
“Portiamo avanti la nostra missione di costruire un’azienda biotecnologica di nuova generazione, capace di sviluppare terapie di altissima qualità e che siano accessibili al maggior numero di persone in tutto il mondo, con coraggio, tenacia, innovazione e sfidando lo status quo” prosegue Claudia Rigamonti, BeiGene Senior Country Medical Director Italy. “La sfida globale per sconfiggere il cancro ci spinge ad agire con urgenza, impegnandoci duramente per rendere disponibili farmaci ad alto impatto a più pazienti possibili. In soli 13 anni di attività abbiamo avviato lo sviluppo clinico di 17 molecole e ottenuto numerose approvazioni in cinque continenti diversi. Ecco perché affermiamo con convinzione che ‘Il cancro non ha confini, e nemmeno noi vogliamo averne’”.
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