L’innovazione tecnologica che sta attraversando la patologia diabetica e la persona con diabete è dirompente ma va a scontrarsi con l’eccesso di burocrazia e sulla necessità di agire con una presa in carico precoce dei pazienti con prediabete. Questo tema è stato sollevato da Rosangela Pilosu, Presidente SID Società italiana di diabetologia Sardegna, durante l’evento “Pandemia diabete T2, focus Sardegna”, organizzato da Motore Sanità.
Rosangela Pilosu, Presidente Sid Sardegna punta il dito sull’eccesso di burocrazia e sulla necessità di agire con una presa in carico precoce dei pazienti con prediabete. <<Uno dei nodi irrisolti è l’aderenza terapeutica e l’accesso ai farmaci innovativi – spiega -. Poca formazione e pochi medici specialisti diabetologi in Sardegna comportano difficoltà di accesso ai nuovi farmaci per il controllo della glicemia. Oggi esistono molte nuove formulazioni di farmaci, sensori, microinfusori, farmaci SGLT2, ma nonostante il lavoro fatto sui percorsi diagnostico assistenziali e sui piani integrati i risultati sulla presa in carico precoce sono ancora parziali>>.
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