Anche qui in Italia stiamo portando avanti un lavoro innovativo nel campo della salute globale, che è vitale per ottenere un impatto sanitario su larga scala.
Le malattie infettive continuano a essere alcune delle principali cause di morte nei paesi a basso reddito e il luogo in cui si vive continua a definire le tue possibilità di godere di una vita sana. Tra i principali fattori di morbilità e mortalità figurano la tubercolosi (TBC), la malaria, la resistenza antimicrobica (AMR), l’HIV e le malattie tropicali trascurate (NTD).
Se non trattate, queste malattie provocano risultati sanitari scarsi, disturbi mentali legati allo stigma e un aggravamento delle disuguaglianze sociali e sanitarie. La prevenzione e il trattamento delle malattie infettive, insieme a un accesso duraturo ai vaccini e ai farmaci è una parte fondamentale della risposta globale per affrontare le sfide sanitarie, in particolare nei paesi a basso reddito.
Credo perciò che GSK abbia un ruolo importante per migliorare la salute dei pazienti in tutto il mondo. La nostra scienza, la tecnologia, il talento e le partnership possono produrre un impatto sanitario su larga scala.
Parliamo di oltre 2,5 miliardi di persone in tutto il mondo, tra cui oltre 1,3 miliardi di persone nei paesi a basso reddito, sulla cui salute GSK ha l’ambizione di avere un impatto positivo tra il 2021 e il 2030. A questo obiettivo di salute globale si dedica un team specifico composto da oltre 200 persone, impegnate a cambiare la traiettoria delle malattie ad alto carico nei paesi a basso reddito, con particolare attenzione alle malattie infettive.
I nostri sforzi si concentrano sullo sviluppo di nuovi farmaci e vaccini nei nostri due centri di ricerca e sviluppo, uno dei quali è qui a Siena, in Italia. A ciò aggiungiamo l’obiettivo di dare un accesso equo al portafoglio e alla pipeline di GSK e di rafforzare le partnership per sostenere i sistemi sanitari, in modo da garantire che la nostra innovazione raggiunga i pazienti che ne hanno più bisogno.