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Per i celiaci i baci non sono un pericolo. Lo conferma uno studio della Columbia University

Nuovi test sfatano uno dei più grandi timori dei celiaci: baciare un partner che ha mangiato prodotti contenenti glutine non è un rischio. Ecco cosa hanno scoperto i ricercatori.

Per le persone affette da celiachia, anche una minima traccia di glutine può essere pericolosa. Per anni, il dubbio se fosse sicuro baciare un partner non celiaco dopo il consumo di alimenti contenenti glutine ha alimentato ansie e paure. Ora, uno studio della Columbia University di New York fa chiarezza: il bacio non comporta rischi di contaminazione.

La ricerca, presentata alla Digestive Disease Week (DDW) 2025, è stata condotta da Anne Lee, docente di Medicina nutrizionale. «Finora le raccomandazioni sui baci si basavano su buonsenso e precauzione. Ma mancavano dati scientifici. Così abbiamo deciso di indagare», ha spiegato Lee.

Lo studio ha coinvolto dieci coppie in cui un partner era celiaco. Il partner non celiaco ha mangiato dieci cracker contenenti glutine e ha poi baciato il partner celiaco per dieci secondi. Il test è stato effettuato due volte: una cinque minuti dopo il pasto e una seconda volta dopo che il partner aveva bevuto 120 ml di acqua. In entrambi i casi, la quantità di glutine rilevata era inferiore a 20 parti per milione, limite massimo considerato sicuro per i celiaci.

Il risultato? Nessuna reazione avversa è stata osservata. Un bacio, anche subito dopo aver mangiato alimenti con glutine, non comporta una contaminazione significativa. Tuttavia, bere acqua prima del contatto è consigliabile come ulteriore precauzione.

In Italia, secondo i dati 2023 dell’Istituto Superiore di Sanità, i celiaci diagnosticati sono circa 265mila, ma si stima che il numero reale superi i 600mila. La malattia, oltre alle implicazioni mediche, comporta spesso isolamento sociale e pregiudizi. Lo testimonia Valentina Leporati, attivista e imprenditrice gluten free, che da 36 anni convive con la celiachia: «Da bambina mi sentivo contagiosa. Solo studiando la malattia sono riuscita a riprendere in mano la mia vita».

Il suo impegno oggi si traduce in informazione e supporto: «Il bacio non è più un tabù. Ma la battaglia più grande resta quella contro l’ignoranza». La ricerca della Columbia rappresenta un importante passo avanti nel quotidiano delle persone celiache, dimostrando che la scienza può sciogliere anche i dubbi più intimi.

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