Gianmaria Zita (ASST Fatebenefratelli Sacco): “I giovani vanno sensibilizzati e accompagnati verso i servizi di cura”.
La dipendenza giovanile da gioco è un fenomeno in crescita, in particolare a causa dell’accesso facilitato a giochi online e piattaforme digitali. Durante l’evento dell’Ospedale Niguarda di Milano “GESTIAMO ASSIEME IL PROBLEMA? NUOVE PROSPETTIVE DI CURA PER LE DIPENDENZE COMPORTAMENTALI E IL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO”, Mondosanità ha intervistato Gianmaria Zita (ASST Fatebenefratelli Sacco), che ha spiegato l’importanza di includere la sfera giovanile nella prevenzione e cura.
I giovani e l’azzardo digitale
Zita ha evidenziato come l’accesso non sempre controllato ai giochi e la presenza di elementi di azzardo nascosti nei giochi online possano facilitare l’avvicinamento precoce dei ragazzi al gioco d’azzardo. Questa esposizione, anche inconsapevole, può contribuire a formare una mentalità da giocatore fin dall’adolescenza.
Sensibilizzazione e intervento precoce
Secondo Zita, la soglia di inizio del gioco d’azzardo si sta abbassando sempre di più e anche se i giovani pazienti che arrivano ai servizi sono ancora pochi rispetto ai numeri reali, è fondamentale intervenire tempestivamente. La strategia include la sensibilizzazione di scuole, insegnanti, educatori, famiglie e operatori, affinché i segnali di rischio vengano riconosciuti e indirizzati verso i servizi specialistici competenti.





