L’annuncio al Centro Studi Americani: nasce COTA12 Cardiovascular & Obesity Tackling Alliance. Prevenzione e modelli di cura innovativi
L’Italia si dimostra leader mondiale nella lotta all’obesità, non solo per aver approvato una legge che le riconosce lo status di malattia di natura cronica, progressiva e recidivante, ma per averla inserita tra le patologie prioritarie nel Piano Nazionale della Cronicità. Un passo storico, un modello di riferimento a livello internazionale. A sancirlo, nei giorni scorsi, è stato l’evento “La Legge sull’obesità: il modello italiano best case nel mondo”, tenutosi presso il Centro Studi Americani di Roma, promosso da American Chamber of Commerce (AmCham Italy) in collaborazione con il Centro Studi Americani e con il supporto incondizionato di Lilly.
L’incontro ha riunito rappresentanti del Parlamento, del Governo, della comunità scientifica, dell’industria e delle associazioni di pazienti, con l’obiettivo di discutere le innovazioni legislative italiane e annunciare la costituzione dell’Alleanza internazionale COTA12, Cardiovascular & Obesity Tackling Alliance, che coinvolgerà l’Italia e altre 11 nazioni dell’Europa centro-orientale, al fine di promuovere strategie condivise e modelli di cura innovativi nella lotta all’obesità. L’Alleanza riunirà delegazioni di istituzioni, pazienti, comunità scientifica e media per tracciare un’agenda 2030 di obiettivi condivisi.
Dopo i saluti istituzionali di Roberto Sgalla, Direttore del Centro Studi Americani, e di Simone Crolla, Consigliere Delegato di AmCham Italy, ha aperto i lavori Ugo Cappellacci, Deputato e Presidente della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati. “L’impegno del Parlamento – ha dichiarato – non si ferma all’approvazione della legge. Guardiamo con responsabilità al futuro della salute di milioni di pazienti, consapevoli che l’obesità è una sfida di salute pubblica che richiede continuità e visione”.
Nel primo panel istituzionale sono intervenuti Ignazio Zullo, senatore e componente della Commissione Affari Sociali e Sanità del Senato, Ilenia Malavasi, deputata della XII Commissione della Camera, Emanuele Monti, presidente della IX Commissione permanente della Regione Lombardia e membro del Comitato di Coordinamento dell’AIFA, e Federico Villa, Associate Vice President Corporate Affairs & Patient Access di Lilly Italy Hub. Il confronto ha evidenziato i passaggi chiave della legge e le sfide legate all’implementazione della normativa a livello regionale, sottolineando la necessità di completare il quadro di tutele per rendere l’Italia un baluardo internazionale nella lotta all’obesità.
La seconda sessione ha dato voce alla comunità scientifica e all’associazionismo. Iris Zani, Presidente di Amici Obesi, ha ribadito il ruolo centrale delle organizzazioni del Terzo Settore nel favorire il reclutamento e l’informazione dei pazienti. Carola Buscemi, componente della Commissione Scientifica della Società Italiana dell’Obesità (SIO), ha evidenziato da parte sua l’urgenza di un modello organizzativo che integri la medicina del territorio con i centri specialistici. Uberto Pagotto, professore presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna, ha sottolineato l’importanza di un approccio multidisciplinare, mentre Walter Marrocco, responsabile scientifico della FIMMG, ha richiamato il ruolo dei medici di famiglia.
A chiudere l’incontro, moderato dalla giornalista Daniela Minerva, direttrice della piattaforma multimediale salute di Repubblica, è stato l’intervento del sottosegretario Marcello Gemmato, che ha rivendicato l’impegno del Governo: “La collaborazione con il Parlamento per l’approvazione della legge e l’istituzione del Fondo – ha dichiarato – dimostrano che l’obesità è una priorità. Vogliamo essere ancora una volta un esempio di buona sanità nel mondo, definendo un modello di accesso innovativo ed equo alle cure”. Gemmato ha inoltre sottolineato l’urgenza di integrare l’attuazione della legge nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e nel Piano Nazionale della Cronicità, rafforzando la rete tra medicina del territorio, centri specialistici e società scientifiche. “La vera rivoluzione – ha concluso – è costruire una sanità di prossimità, capace di intercettare i bisogni e offrire risposte concrete”. Con la nascita dell’Alleanza COTA12 e il riconoscimento dell’obesità come malattia cronica, l’Italia si propone come laboratorio di innovazione sanitaria e sociale. Un esempio virtuoso di come istituzioni, scienza e cittadini possano collaborare per costruire un futuro più sano, equo e sostenibile.
La normativa introdotta in Italia prevede l’istituzione, presso il Ministero della Salute, di un Osservatorio di monitoraggio, l’accesso dei pazienti alle prestazioni già contenute nei Lea e definisce gli obiettivi del Fondo Obesità, sui quali le Regioni saranno chiamate a sviluppare interventi specifici nei campi della prevenzione, della sensibilizzazione, della lotta allo stigma e della formazione degli operatori sanitari. Inoltre, con la recente intesa in Conferenza Stato-Regioni sul Piano Nazionale della Cronicità, l’obesità è stata ufficialmente riconosciuta come patologia cronica prioritaria, con obiettivi chiari per migliorare la gestione della cura sul territorio. Tra questi, la definizione di linee guida per i Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA), il monitoraggio della loro implementazione e l’ottimizzazione della rete dei centri. L’Italia ha così assunto una posizione di leadership internazionale, riconoscendo una patologia per troppo tempo trascurata e definendo un quadro di tutele sanitarie per milioni di pazienti attraverso un approccio strategico.
“L’Italia – ha commentato Simone Crolla – si conferma all’avanguardia nel riconoscere l’obesità come malattia cronica e nel garantire un accesso equo alle cure. AmCham Italy, attraverso il suo Comitato Life Sciences, intende promuovere un dialogo costruttivo tra istituzioni, imprese e società scientifiche, con l’obiettivo di valorizzare questo modello anche in altri Paesi. Per questo abbiamo voluto lanciare COTA12, un’alleanza che si prefigge l’ambizioso obiettivo di stimolare cooperazione di policy e affrontare la sfida dell’obesità facendo squadra e capitalizzando l’esempio dell’eccellenza sanitaria italiana”. “L’obesità riconosciuta come priorità di salute pubblica – ha rimarcato da parte sua Federico Villa – segna un passo avanti decisivo, sia attraverso l’approvazione di una legge ad hoc, sia attraverso l’inserimento della patologia nel Piano Nazionale Cronicità. Ora è il momento di rafforzare la collaborazione tra istituzioni nazionali e regionali con la comunità scientifica e le associazioni dei pazienti, per trasformare questo indirizzo normativo in azioni concrete per i cittadini”.





