Le intolleranze alimentari sono ormai all’ordine del giorno. Gli effetti che le persone manifestano sono vari: allergie e intolleranze alimentari sono aspetti completamente diversi. Per fare chiarezza, abbiamo intervistato il Presidente dell’ Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica ( https://www.adiitalia.org/ ), il Dott. Antonio Caretto.
Dott. Caretto, a chi rivolgersi per una corretta diagnosi di intolleranza?
È possibile rivolgersi al medico di medicina generale, ma anche a specialisti come il dietologo, l’allergologo, o l’endocrinologo. La diagnosi non sempre è semplice perché la sintomatologia tra allergia ed intolleranza spesso può essere la stessa. Una volta esclusa l’allergia, si esegue una diagnosi per intolleranza alimentare.
È vero che in genere un soggetto che riscontra un’intolleranza al glutine o al lattosio dimagrisce?
La celiachia è una malattia nella quale il glutine porta all’appiattimento della mucosa intestinale. In questo caso non si ha un assorbimento soddisfacente dei nutrienti e in una fase acuta può esserci un calo di peso del paziente.
È importante non escludere alimenti contenenti glutine se non si ha una diagnosi specifica del medico. È poi evidente che se ad un soggetto togli pasta e pane, calerà sicuramente di peso poiché conduce una dieta ipocalorica.
I test per le intolleranze alimentari sono di tutti i tipi, alcuni addirittura sembrano non avere validità scientifica. Come non cascare nella trappola?
La Federazione Nazionale degli ordini medici ( https://portale.fnomceo.it/ ) ha stilato delle regole che avvertono di diffidare da chi propone test non attendibili. Eliminare alimenti segnalati da test non validati porta a sottrarre nutrienti indispensabili alla sana alimentazione. Importante è dunque variare i cibi in modo da alternare micronutrienti fondamentali.
Ma quali sono le fasce di popolazione maggiormente colpite dalle intolleranze alimentari?
In fasce infantili ed adolescenziali, spesso anche a causa di test non validati, avvengono malnutrizioni selettive. Quando elimini un elemento che ha determinati nutrienti e micronutrienti, provochi nel bambino una malnutrizione che compromette poi le sue capacità di sviluppo. Il mio consiglio è quello di stare sempre attenti a non sottrarre cibi senza una reale diagnosi fatta dal medico.
Un’allergia può anche scomparire nel tempo?
Può succedere, ad esempio, che l’allergia al latte vaccino riscontrata nei primissimi anni di età poi svanisca con il tempo. Sicuramente una diagnosi di allergia o di intolleranze alimentari va verificata in tempi successivi perché in effetti può andare in quiescenza.
Per maggiori informazioni sulle allergie ai gatti potete seguire questo link:
https://mondosanita.it/allergia-ai-gatti-possibile-una-cura/