La molecola targata MSD promette di rivoluzionare la terapia ipolipemizzante. Un approccio innovativo contro l’ipercolesterolemia e la malattia cardiovascolare aterosclerotica
I livelli elevati di LDL nel sangue, valori ormai divenuti sinonimo di “colesterolo cattivo”, rappresentano uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari aterosclerotiche, responsabili di infarto, ictus e altre patologie. Un italiano su quattro soffre di colesterolo alto e, nonostante le terapie disponibili, si fatica a raggiungere i livelli target ideali. La ricerca punta a colmare questo gap e oggi una novità promettente arriva dal fronte internazionale: Enlicitide decanoato, sviluppato da MSD, il primo inibitore orale di PCSK9. L’ipercolesterolemia è una condizione patologica caratterizzata da livelli ematici elevati di colesterolo LDL (lipoproteine a bassa densità). Secondo le stime, quasi il 70% dei pazienti in trattamento con terapie ipolipemizzanti non riesce a raggiungere i valori target di LDL, lasciando aperta una vulnerabilità che mette a repentaglio la nostra salute.
La proteina PCSK9 svolge un ruolo cruciale: regola i recettori delle LDL, responsabili dell’assorbimento del colesterolo nelle cellule. L’inibizione di questa proteina impedisce la sua interazione, aumenta così il numero di recettori disponibili sulla superficie delle cellule epatiche e favorisce di conseguenza la rimozione del colesterolo LDL dal sangue. Finora, gli inibitori di PCSK9 erano disponibili solo in forma iniettiva; Enlicitide rappresenta la prima terapia da prendere per bocca, in grado di agire con lo stesso meccanismo biologico. “Questa molecola ha mostrato riduzioni statisticamente significative e clinicamente rilevanti del colesterolo LDL con un profilo di sicurezza paragonabile al placebo, sia nello studio CORALreef Lipids, sia nello studio CORALreef HeFH, evidenziando il potenziale straordinario del primo inibitore del PCSK9 orale” ha dichiarato il Prof. Gaetano De Ferrari, Direttore della Cardiologia all’Università di Torino, Ospedale Molinette.
L’accumulo di placca nelle arterie è all’origine di vari inconvenienti. Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratrice Delegata di MSD Italia, ha sottolineato: “Le malattie cardiovascolari pesano in modo drammatico sulla vita delle persone e sui sistemi sanitari di tutto il mondo, per questo i risultati così positivi della fase III del nostro programma clinico ci rendono particolarmente entusiasti e orgogliosi”. Alberico Luigi Catapano, Presidente della Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi (SISA), ha aggiunto: “Enlicitide rappresenta un approccio innovativo nella terapia ipolipemizzante, essendo il primo macropeptide orale progettato per offrire l’efficacia e la specificità degli anticorpi monoclonali anti-PCSK9 in una semplice compressa. Risponde a un bisogno clinico critico finora insoddisfatto, soprattutto nei pazienti con ipercolesterolemia familiare eterozigote”. Questa forma genetica, che colpisce circa una persona su 250, comporta livelli elevati di LDL fin dall’infanzia e un rischio 13 volte superiore di sviluppare malattia coronarica rispetto alla popolazione generale. Per tali pazienti, le terapie tradizionali spesso non bastano. Pasquale Perrone Filardi, Presidente della Società Italiana di Cardiologia (SIC), ha rimarcato da parte sua l’impatto epidemiologico: “Gli eventi cardiovascolari in Italia raggiungono circa 240mila casi all’anno, circa 600 al giorno. Dobbiamo prevenire la malattia prima che si sviluppi e trattarla nelle fasi precoci”.
I dati presentati alle Scientific Sessions 2025 della American Heart Association a New Orleans hanno confermato l’efficacia di Enlicitide, aprendo la strada a una possibile approvazione da parte della FDA come primo inibitore orale di PCSK9. Se confermata dalle autorità regolatorie, questa terapia potrebbe segnare una svolta epocale, si tratta di una compressa da ingerire, invece delle iniezioni. Una prospettiva che, come sottolineano gli esperti, potrebbe modificare l’evoluzione naturale dell’aterosclerosi e migliorare gli esiti clinici per milioni di persone nel mondo.





