Al via un progetto nazionale dedicato al benessere abitativo promosso da Anaci, Sima e KNX Italia. Agli amministratori l’arduo compito di appianare le controversie e promuovere la salubrità ambientale
In Italia tre quarti delle famiglie, circa 45 milioni di persone, vivono in condominio. Condividere spazi comuni e pareti confinanti significa spesso fare i conti con le abitudini del vicinato, che a volte sono un tormento: chiasso nelle ore più disparate, cattivi odori che si diffondono dalle cucine o dalle cantine, disordine nei cortili e negli androni, discussioni sul degrado e la manutenzione degli spazi comuni. È un microcosmo sociale che riflette la varietà della società, e che comporta inevitabili disagi. Non è raro che la civile convivenza in condominio diventi fonte di stress, litigi, incomprensioni, con ripercussioni sul benessere psicologico e sulla qualità della vita.
Le tensioni abitative non dipendono solo dalle relazioni burrascose tra vicini, ma anche dalle caratteristiche strutturali degli edifici. Umidità, muffe, scarsa ventilazione, isolamento acustico insufficiente e illuminazione inadeguata sono problemi diffusi che incidono direttamente sulla vivibilità. La letteratura scientifica ha dimostrato che la qualità dell’aria indoor, il rumore e la luce influenzano parametri fondamentali quali sonno, concentrazione, produttività e persino il rischio di malattie respiratorie e cardiovascolari.
Gli italiani trascorrono fino al 90% del loro tempo in spazi chiusi, e la casa rappresenta il principale luogo dove soggiornare. Tuttavia, il 16,3% delle abitazioni presenta difetti legati a umidità o isolamento, il 24% soffre di sovraffollamento, l’11% di eccessiva rumorosità e fino al 30% di scarsa qualità dell’aria interna. Questi fattori non sono solo fastidiosi: si traducono in conseguenze tangibili per la salute e l’economia. Ogni anno si perdono circa 15 milioni di giornate lavorative per malattie correlate al cattivo malessere abitativo, con un impatto economico stimato in 750 milioni di euro.
Per affrontare queste criticità, l’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari (Anaci), la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e KNX Italia hanno siglato un protocollo per sostenere il ruolo chiave degli amministratori di condominio, veri e propri “ambasciatori della salute urbana”. L’iniziativa prevede un percorso di formazione specialistica: Sima, in qualità di advisor, formerà gli amministratori sulle determinanti ambientali e sociali della salute, sulla qualità dell’aria indoor, sulla gestione di muffe e umidità, sul comfort termoacustico e sull’illuminazione. KNX Italia, invece, offrirà competenze sulle tecnologie digitali di monitoraggio e automazione degli edifici.
L’obiettivo è rendere gli amministratori figure chiave capaci di individuare criticità, promuovere interventi mirati e orientare i residenti verso comportamenti quotidiani più salubri. Secondo le stime, l’adozione completa dei protocolli Sima – che includono monitoraggio dell’aria, interventi anti-muffa, piani integrati per luce, rumore e temperatura, manutenzione predittiva e governance orientata alla salute – potrebbe ridurre fino al 10% i giorni di malattia dei cittadini, migliorare la produttività del 5,5% e diminuire del 20% i disturbi respiratori. Circa 6 milioni di italiani sperimenterebbero un miglioramento diretto del benessere. “Portare la medicina ambientale nei condomìni significa intervenire sul primo luogo di vita e di cura delle persone. Con Anaci stiamo costruendo un modello nazionale di prevenzione primaria, replicabile su tutto il territorio italiano e capace di migliorare la salute quotidiana di milioni di cittadini”, sottolinea Alessandro Miani, presidente Sima.
“Gli amministratori vivono ogni giorno a contatto con famiglie e comunità. La collaborazione con Sima e KNX Italia permette di trasformare questa prossimità in una leva concreta di salute pubblica. Il condominio non è solo un luogo da governare nell’interesse dei residenti: è un luogo dove si costruisce benessere”, aggiunge Francesco Burrelli, presidente Anaci. “Le tecnologie di monitoraggio e controllo a standard aperto ed interoperabile offerte dai costruttori KNX costituiranno l’elemento abilitante per l’applicazione dei protocolli Sima. La formazione già avviata con il Libro Verde continuerà con ancora maggior stimolo grazie all’accordo appena concluso”, conclude Massimo Valerii, presidente di KNX Italia. Il progetto segna un passo avanti verso una nuova visione dell’abitare: il condominio come spazio di salute e prevenzione, dove la qualità ambientale diventa parte integrante della qualità della vita quotidiana.





