È nato il centro d’ascolto per le donne in difficoltà nel ricordo di Gabriella Fabbrocini, un progetto messo in campo dalla Fondazione Fabbrocini. Questo centro riunisce tre aspetti: l’aspetto sanitario, la tutela legale e la tutela psicologica.
A tagliare il nastro di questo nuovo spazio sono stati lo scorso 135 novembre il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e la principessa Beatrice di Borbone delle Due Sicilie (madrina del centro) con Fabrizio Pallotta, marito di Gabriella Fabbrocini e presidente della Fondazione, Raffaele Pallotta, primogenito di Gabriella Fabbrocini e vicepresidente della Fondazione e il secondogenito, Alfredo Pallotta.
Il centro d’ascolto sarà aperto due giorni a settimana, per realizzare attività e progetti sociali e sociosanitari. Uno spazio di condivisione di informazioni che aiuterà le donne a orientarsi, potendo contare su servizi di consulenza psicologica, consulenza legale, visite gratuite di specialisti, percorsi di counseling. Per la realizzazione del progetto, la Fondazione si avvarrà della collaborazione delle francescane Alcantarine del santuario di Santa Maria Francesca delle cinque piaghe.
“Con questa iniziativa – ha spiegato Fabrizio Pallotta – la Fondazione sosterrà tante donne che si trovano in situazione di difficoltà socio-economica, mettendo in campo servizi di welfare di comunità volti a un processo di crescita dell’individuo basato sull’incremento della stima e del controllo sulle proprie scelte. Grazie alla sensibilità mostrata dal direttore generale, Ciro Verdoliva stiamo mettendo a punto un link con l’ASL Napoli 1 Centro per poter meglio intercettare i bisogni di salute delle donne che ne faranno richiesta».
Sulla stessa linea anche il commento del secondogenito, Alfredo Pallotta «siamo certi che attraverso questo centro si potrà fare del bene proseguendo in quell’impegno verso il sociale, e in modo particolare di sostegno alle donne in difficoltà, al quale nostra madre ha dedicato gran parte della sua vita».
Il progetto realizzato in collaborazione con il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e la Fondazione La Fonte, mette al centro ben 3 “D”: Donne, Diritti e Destini. «Fare rete è essenziale per far emergere situazioni di disagio sociale e prevaricazione», spiega Federica de Gregorio Cattaneo (delegata del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio). «Viviamo un frangente nel quale il dramma della violenza familiare e psicologica emerge con chiarezza ed è legato ad un deficit culturale e di formazione. In questo senso, uno sportello d’ascolto può essere di grande utilità al miglioramento del tessuto sociale».
«I nostri territori – dice Madre Superiora Suor Lucia Rabbito – hanno un gran bisogno di luoghi come questo, spazi nei quali le donne in difficoltà possano trovare un’assistenza materiale, ma soprattutto un supporto concreto, fatto di servizi, e una guida sicura. Le donne in difficoltà sono sempre donne sole, alle quali è essenziale tendere una mano».
«Abbiamo voluto creare uno spazio nel quale saper ascoltare e soddisfare le esigenze di chi ha trovato il coraggio di reagire alla violenza – ha spiegato l’avvocato Stefania Ascione, coordinatrice del progetto 3D – ma anche di supportare le madri nell’attuale emergenza sociale per un corretto esercizio del ruolo genitoriale».