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Acidi grassi insaturi nel cibo causa di 500mila decessi l’anno

Esistono due tipi di acidi grassi insaturi: quelli naturali, presenti in alcuni cibi e quelli artificiali, frutto dell’idrogenazione degli oli vegetali. I secondi sono estremamente dannosi per la salute, tanto da essere considerati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) una “sostanza chimica tossica”. Questi grassi sono la causa di 500mila decessi prematuri in tutto il mondo.

Ancora oggi continua tra esperti nutrizionisti su quale sia la migliore dieta per la salute dell’uomo. Esiste però un argomento sul quale sono tutti d’accordo: gli acidi grassi insaturi (conosciuti anche come grassi trans) sono estremamente dannosi per la salute e non dovrebbero essere assunti se non in minime quantità. Esistono due tipi di acidi grassi insaturi: quelli naturali, presenti in alcuni cibi e quelli artificiali, frutto dell’idrogenazione degli oli vegetali. I secondi sono estremamente dannosi per la salute, tanto da essere considerati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) una “sostanza chimica tossica”.

Questi grassi sono la causa di 500mila decessi prematuri in tutto il mondo. I grassi trans sono causa di alcuni effetti estremamente dannosi per la salute tra cui: aumento del colesterolo cattivo nel sangue (LDL), riducono il colesterolo buono (HDL) e hanno una azione pro-infiammatoria. Secondo la letteratura scientifica basta assumere appena due grammi di grassi trans al giorno per aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Per questi motivi la OMS da diversi anni ha iniziato una vera e propria crociata per vietare (o quantomeno limitare) la presenza di questi grassi nel cibo, ma malgrado i progressi compiuti, cinque miliardi di persone in tutto il mondo rimangono ancora esposte ai danni alla salute provocati dai grassi trans, le malattie cardiache in particolare.

Secondo l’Oms il mondo è fuori strada in termini di raggiungimento dell’obiettivo dell’eliminazione totale nel 2023 dei grassi trans industriali dal cibo. Infatti, secondo il nuovo rapporto ‘Countdown to 2023 WHO Report on global trans fat deleted 2022’ dal 2018, quando l’Oms ha chiesto l’eliminazione globale di questi grassi entro il 2023, la parte della popolazione mondiale protetta da politiche basate sulle migliori pratiche per sopprimerli è aumentata di quasi sei volte: 43 paesi hanno implementato politiche di best practice pari a 2,8 miliardi di persone protette a livello globale (36% della popolazione mondiale). L’Italia, fortunatamente, ha limitato già dall’aprile 2021 la presenza dei grassi trans all’interno dei prodotti confezionati consumati e prodotti nel nostro paese.

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