Per affrontare le sfide dell’appropriatezza, i pediatri ospedalieri e quelli di base devono stringere un’alleanza. Solo una collaborazione sinergica potrà garantire una governance efficace della febbre e del dolore nei bambini, costruendo un percorso terapeutico che parta dalla conoscenza approfondita della storia clinica del paziente e che si basi su una condivisione delle competenze tra i diversi attori coinvolti.
L’ha sottolineato Giuseppe Braico, Componente CDA Puerimed e Pediatria di Famiglia di Fermo, in occasione del tavolo sulla pediatria, organizzato da Motore Sanità, a Bologna.“C’è la necessità di apertura e di coinvolgimento di tutti i professionisti per garantire l’appropriatezza clinica ove insiste il concetto di applicazione delle buone pratiche e di aderenza a linee guida basate sulle evidenze, per la sicurezza dei pazienti, di interventi/esperienze attuati dalle organizzazioni sanitarie che abbiano dimostrato un miglioramento della sicurezza dei pazienti”.
Secondo il dottor Braico, la valutazione dell’appropriatezza professionale è legata alla diffusione dell’audit clinico, strumento per monitorare continuamente e sistematicamente la qualità dei processi assistenziali erogati, in quanto i criteri di appropriatezza professionale derivano principalmente dalla qualità/quantità dalle evidenze scientifiche disponibili.
“Un aiuto agli audit clinici potrebbe venire anche dall’Intelligenza artificiale ove sarà possibile analizzare grandi quantità di dati medici, record elettronici dei pazienti, dati di imaging, risultati di test di laboratorio e studi scientifici. Mediante algoritmi avanzati, l’IA potrebbe identificare modelli e tendenze che potrebbero aiutare i medici a prendere decisioni migliori e più informate sulla diagnosi e il trattamento”.
Infine, esiste un altro valore dell’appropriatezza: “essa rappresenta una modalità per fronteggiare la cronica carenza di risorse, attraverso una loro ottimizzazione riducendo le inappropriatezze in eccesso (sia professionali, sia organizzative). In un contesto di probabile incremento delle attività cliniche vedremo un coinvolgimento di più professionalità specialistiche, un maggior numero di esami; aumenti di trattamenti anche complessi; con più coinvolgimento dei pazienti alfabetizzazione sanitaria (Health literacy) e piu’dati e informazioni da gestire; nonché più controversie legali”.