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Cibo e salute, a Padova un corso di laurea ad hoc

Intervista a Mara Thiene, ordinario presso il dipartimento di territorio e sistemi agroforestali (Tesaf) Università di Padova

Cibo e salute, un nuovo corso di Laurea nato due anni all’Università di Padova. Ce ne parla Mara Thiene, ordinario presso il dipartimento di Territorio e sistemi agroforestali (Tesaf) dell’Università di Padova intervenuta a Mega Salute, l’innovazione per una Salute globale, evento promosso a Padova da Motore Sanità. 

 “Si tratta di un corso di laurea nuovo nato due anni fa. Abbiamo nel 2023 laureato i primi studenti. Conseguono il titolo di laurea i primi 25 ragazzi che hanno seguito il corso negli ultimi due anni. Il nome di questo corso di laurea magistrale? Food and health, proprio Cibo e Salute.

Una sfida per noi che ha coinvolto 8 dipartimenti dell’Università di Padova perché l’idea è proprio quella di formare una figura nuova dal punto di vista professionale, una figura in grado di avere delle competenze nell’ambito agroalimentare ma con una declinazione anche di saperi in ambito medico”. Un’idea che sembra avere un discreto successo. “Nonostante sia un corso appunto nuovo il primo anno avevamo più di 500 domande da studenti internazionali, il secondo anno più di 700 e quest’anno (con l’anno accademico iniziato il 2 ottobre 2023 ndr) abbiamo avuto più di mille domande da studenti internazionali in cui ci sono ovviamente anche gli italiani. C’è bisogno di questi nuovi saperi – aggiunge il docente – di figure che hanno competenze con un profilo scientifico molto ben individuato.

Parliamo di studenti che hanno bisogno di avere a disposizione e di imparare quelli i metodi e gli strumenti per, ad esempio, analizzare le scelte dei consumatori, perché il consumatore e il cittadino, nonostante tutte le informazioni disponibili, continua ad effettuare delle scelte poco salutari nell’ambito dell’alimentazione e non sostenibili. Quindi noi cerchiamo con le varie discipline di dotare gli studenti proprio di questa capacità di analisi per poi lavorare nel mondo sia della ricerca sia della professione. Molti studenti  laureati hanno già passato l’esame del dottorato e avranno opportunità di lavoro ovviamente anche nell’ambito delle aziende.

È importante capire questa verità: le imprese e le aziende ce lo chiedono sempre più ma anche le istituzioni pubbliche come anche la Regione Veneto. Fondamentale intervenire sul consumatore per capire i suoi comportamenti e incidere sulle sue scelte. Dalle nostre indagini emerge che i determinanti di scelta chiaramente sono assolutamente variegati, c’è una componente ad esempio psicologica, una attitudinale, quella relativa al costo dei cibi. Ecco l’insieme di tutti questi elementi necessitano di strumenti adeguati per riuscire a quantificare e ad evidenziare la loro incidenza.

Di questi aspetti mi sono occupata negli ultimi. Emergono cose molto interessanti, ad esempio che il consumatore è certamente molto sensibile diciamo alla sostenibilità quindi ai prodotti di natura biologica, ai marchi locali e così via. Ecco la cosa più interessante però è  capire quanto di questo incide quantitativamente  sul fenomeno della scelta. Molti marchi ormai utilizzano queste informazioni per orientarsi.

In realtà il fatto che molte informazioni siano presenti sulle etichette dei prodotti non significa che il consumatore poi legga tutte queste informazioni. Il nesso più interessante è proprio riuscire a capire e decifrare tutti questi aspetti. E’ comunque fondamentale rendere disponibili queste informazioni anche se ciò non significa che esse siano poi effettivamente utilizzate soprattutto da quella frazione la popolazione che ne avrebbe più bisogno, ossia la parte della popolazione che magari ha maggiori problematiche di Salute”. 

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