Nuova puntata di Dentro la Salute, nuovi appuntamenti con gli esperti della sanità e della salute.
Sono tanti gli argomenti della nuova puntata di Dentro la Salute, sempre attuali e ricchi di novità che ogni volta gli esperti di turno approfondiscono per fornire alle persone un quadro puntuale ed esaustivo sull’argomento.
Parliamo di Epatite C. Si stima che 71 milioni di persone convivono con una infezione cronica da Hcv nel mondo e che il 95% dei soggetti con epatite B o C non sa di essere infetto.
L’infezione da Hcv è un “killer silenzioso” nei confronti del quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha evidenziato che investendo 6 miliardi di dollari l’anno, per eliminare l’epatite in 67 Paesi, si potrebbero evitare 4,5 milioni morti premature entro 2030 e oltre 26 milioni decessi dopo tale data.
L’appello degli esperti Epatite C si appellano: per contrastare le infezioni da Hcv sono necessari nuovi percorsi di analisi e rivedere l’approccio ai test.
Altro tema: la donazione di sangue. L’invito di Avis a donare il farmaco più naturale per salvare vite umane è rivolto a tutte le persone di buona volontà. Fonare sangue è un atto importante sia per chi lo riceve sia per il donatore in quanto avrà un costante controllo della propria salute.
Anche per quanto riguarda la donazione si sta assistendo ad un importante cambiamento organizzativo: la donazione diventa ancora più capillare per raggiungere quante più persone possibili. La testimonianza di Avis Lombardia è un esempio del nuovo modello organizzativo in corso.
E’ arrivato l’autunno e anche di influenza si torna a parlare, in particolare del vaccino antinfluenzale: con i nostri esperti affrontiamo il tema del vaccino contro l’influenza e il vaccino contro il coronavirus. Quali domande e quali risposte per avere una visione chiara della situazione.
In questa puntata di Dentro la Salute si parla di Hiv, il virus responsabile dell’Aids. Non se ne parla abbastanza secondo gli esperti per questo resta una epidemia silenziosa. Ma servono campagne di sensibilizzazione sul problema dell’Hiv e di informazione per arrivare a quante persone possibili, soprattutto per arrivare alle popolazioni più a rischio: omosessuali, carcerati, giovanissimi.
Per arrestare l’epidemia l’unica arma è la prevenzione: rapporti sessuali protetti, più coinvolgimento dei giovani sul tema all’interno delle scuole e delle università.
Intanto si sono costituite le Fast-track-city, una coalizione che raccoglie circa 300 città di tutto il mondo, le cui amministrazioni si impegnano a favorire il raggiungimento degli obiettivi ONU per la sconfitta dell’Aids entro il 2030.
Viene raccontata l’esperienza della città di Firenze in prima fila per combattere lo stigma e per ridurre i contagi.
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