Un documento con 81 raccomandazioni evidence-based promuove la dieta mediterranea come strumento di prevenzione e cura per patologie croniche e degenerative.
La dieta mediterranea diventa finalmente oggetto di linee guida cliniche ufficiali pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dopo un approfondito lavoro basato sull’analisi di oltre 3.800 studi scientifici. Il documento, promosso dalla Società Italiana di Nutrizione Artificiale e Metabolismo (SINPE), dalla Fondazione Dieta Mediterranea e dalla Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC), offre un riferimento concreto per l’applicazione della dieta mediterranea in contesti clinici, educativi e di sanità pubblica.
Contro i tumori e per la salute del cuore
Le nuove raccomandazioni coprono un ampio spettro di ambiti terapeutici: dalle malattie cardiovascolari ai tumori, dai disturbi metabolici a quelli neurodegenerativi. Le indicazioni non solo delineano i benefici clinici della dieta mediterranea, ma includono anche valutazioni di impatto economico, sostenibilità ambientale e applicabilità nella promozione della salute. Il documento raccoglie 81 raccomandazioni redatte da un gruppo multidisciplinare composto da medici, ricercatori, nutrizionisti ed economisti sanitari. Il progetto ha coinvolto oltre 30 società scientifiche e rappresenta un passo significativo verso una maggiore standardizzazione dell’approccio nutrizionale in ambito clinico e istituzionale. Tra i punti salienti, emerge il valore della dieta mediterranea nella prevenzione di patologie cardiovascolari come ictus, fibrillazione atriale e arteriopatia periferica. La ricchezza di alimenti come olio extravergine d’oliva, cereali integrali, frutta e verdura, unita a un consumo moderato di pesce e carni bianche, rende questo stile alimentare uno strumento efficace nella gestione dei principali fattori di rischio cardiovascolare. Nel campo oncologico, le evidenze raccolte mostrano una riduzione dell’incidenza di tumori al seno, al colon-retto, allo stomaco e al polmone. Un’adesione costante alla dieta mediterranea è associata a un minor rischio di sviluppare patologie oncologiche e a una migliore qualità della vita durante i trattamenti. La dieta mediterranea si dimostra particolarmente utile anche nella prevenzione del diabete di tipo 2, della sindrome metabolica e dell’obesità. Gli studi evidenziano come questo modello nutrizionale contribuisca al mantenimento di un corretto equilibrio glicemico, promuova un metabolismo efficiente e sostenga la gestione del peso corporeo. In gravidanza, risulta utile per prevenire il diabete gestazionale e per favorire uno sviluppo sano del nascituro.
Rallenta il declino cognitivo e combatte la depressione
Per quanto riguarda i disturbi neurodegenerativi, le raccomandazioni indicano che la dieta mediterranea può rallentare il declino cognitivo e ridurre l’incidenza della malattia di Alzheimer e della depressione. In particolare, nei soggetti anziani, la sua adozione è collegata a una minore fragilità fisica e mentale.
Il professor Nicola Veronese, membro del Comitato Scientifico SINPE e tra i principali autori delle linee guida, sottolinea come “una crescente mole di dati scientifici confermi il ruolo centrale della dieta mediterranea nel miglioramento complessivo dello stato di salute. I dati mostrano una riduzione della mortalità generale del 9% e una diminuzione significativa dell’incidenza di tumori e patologie cardiovascolari”. Nonostante tali benefici siano ampiamente documentati, mancavano finora indicazioni pratiche su come trasferire queste evidenze nella pratica clinica quotidiana. Le nuove linee guida colmano finalmente questo vuoto, fornendo strumenti concreti agli operatori sanitari, con raccomandazioni adattabili ai diversi contesti assistenziali.
Un vero e proprio stile di vita
Uno degli aspetti innovativi del documento è l’attenzione alla sostenibilità e alla dimensione educativa. La dieta mediterranea, oltre a rappresentare un modello nutrizionale sano, promuove comportamenti sostenibili grazie alla preferenza per prodotti locali, di stagione e minimamente trasformati. Viene inoltre proposta come strumento educativo nelle scuole, nei programmi di salute pubblica e nella formazione degli operatori sanitari. La dieta mediterranea si basa su un’alimentazione equilibrata e varia, caratterizzata da un’alta densità di nutrienti e un basso apporto di grassi saturi. Include il consumo regolare di frutta, verdura, legumi, cereali integrali, olio d’oliva, pesce e una limitata quantità di carne rossa. È anche un vero e proprio stile di vita che valorizza la convivialità, l’attività fisica moderata, il rispetto dei ritmi naturali e delle tradizioni locali. Il rilascio di queste linee guida segna un cambiamento culturale e clinico nella percezione della nutrizione come elemento cardine della salute. Per la prima volta, la dieta mediterranea viene formalmente integrata nelle strategie di prevenzione e trattamento, grazie a un documento basato su criteri scientifici rigorosi e condivisi.