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Epidemia di glaucoma in Italia: Un terzo dei pazienti rimane non diagnosticato

Il glaucoma, una malattia oculare silenziosa ma devastante, continua ad affliggere un numero impressionante di italiani, con gli esperti che avvertono che una percentuale significativa di pazienti vive inconsapevole della propria condizione. Secondo la Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (Siso), circa 800.000 italiani sono affetti da glaucoma e, sorprendentemente, si stima che un paziente su tre non venga diagnosticato.

Il glaucoma, una malattia oculare silenziosa ma devastante, continua ad affliggere un numero impressionante di italiani, con gli esperti che avvertono che una percentuale significativa di pazienti vive inconsapevole della propria condizione. Secondo la Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (Siso), circa 800.000 italiani sono affetti da glaucoma e, sorprendentemente, si stima che un paziente su tre non venga diagnosticato. Questa statistica allarmante evidenzia l’urgente necessità di una maggiore consapevolezza, diagnosi precoce e intervento tempestivo per combattere questa condizione che minaccia la vista.

Il glaucoma è principalmente caratterizzato da una pressione elevata all’interno dell’occhio, risultante dalla degenerazione del sistema di drenaggio intraoculare. Questo aumento della pressione danneggia gradualmente il nervo ottico, portando a una perdita irreversibile della vista se non trattata. “Con l’avanzare dell’età, la funzione di drenaggio di questo ‘filtro’ intraoculare si deteriora, causando accumulo di liquidi, pressione elevata ed eventuali danni al nervo ottico”, spiega il dott. Stefano Gandolfi, rinomato oculista e membro del consiglio di amministrazione di Siso. .

L’attuale trattamento standard per il glaucoma prevede l’uso a lungo termine di colliri per regolare e ridurre la pressione intraoculare. Tuttavia, uno sbalorditivo 30-70 percento dei pazienti non aderisce al regime di collirio prescritto, con quasi la metà che abbandona il trattamento entro soli sei mesi. Tale non conformità rappresenta un ostacolo significativo nella gestione efficace della malattia e nella prevenzione della perdita della vista.

Al recente congresso Siso tenutosi a Roma, gli esperti hanno sottolineato la necessità di un cambio di paradigma nell’approccio al trattamento del glaucoma. Sostengono che la chirurgia per drenare il liquido in eccesso all’interno dell’occhio, eseguita subito dopo la diagnosi, potrebbe offrire risultati superiori e aiutare i pazienti a controllare meglio la malattia. Attualmente i pazienti in Italia aspettano un minimo di 7-10 anni prima di sottoporsi a questo intervento chirurgico.

Una ricerca innovativa ha dimostrato i vantaggi degli interventi chirurgici come il trattamento laser o la chirurgia minimamente invasiva. “Uno studio recente ha dimostrato che il 70 per cento degli occhi trattati con la chirurgia laser mantiene una pressione intraoculare normale e solo il 20 per cento presenta una progressione del danno visivo, rispetto al 27 per cento dei pazienti trattati esclusivamente con colliri”, sottolinea il dott. Gandolfi. Questi risultati offrono speranza ai pazienti che cercano opzioni terapeutiche alternative per mitigare la progressione della malattia e proteggere la vista.

Tuttavia, la chiave per frenare l’impatto devastante del glaucoma risiede nella diagnosi precoce. Gli esperti di Siso sottolineano l’importanza di esami oculistici regolari, inclusa la misurazione della pressione intraoculare e un esame approfondito del fondo oculare. Il rilevamento tempestivo consente agli operatori sanitari di avviare tempestivamente piani di trattamento appropriati, riducendo così il rischio di perdita irreversibile della vista.

L’epidemia di glaucoma in Italia richiede un’azione urgente per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia e promuovere visite oculistiche di routine. Gli sforzi dovrebbero essere diretti verso l’educazione della popolazione generale sull’importanza della diagnosi precoce, della corretta aderenza ai farmaci prescritti e della disponibilità di interventi chirurgici che possono migliorare significativamente il controllo della malattia. Inoltre, i responsabili politici e le autorità sanitarie devono dare la priorità all’allocazione delle risorse per garantire l’accesso a servizi oculistici tempestivi e convenienti in tutto il paese.

Con il glaucoma che colpisce silenziosamente un vasto numero di italiani e una parte significativa che rimane non diagnosticata, è essenziale che la nazione si unisca per affrontare questa sfida di salute pubblica a testa alta. Concentrandosi su prevenzione, diagnosi precoce e strategie terapeutiche innovative, l’Italia può lavorare per ridurre il peso del glaucoma e salvaguardare la vista dei suoi cittadini per gli anni a venire.

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