Dal Congresso ESMO 2025 arrivano nuovi studi su intelligenza artificiale, qualità di vita e terapie personalizzate: il contributo dei ricercatori dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
La Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori (INT) di Milano sarà tra i protagonisti del Congresso ESMO 2025 (European Society for Medical Oncology), in programma a Berlino dal 17 al 21 ottobre.
Il prestigioso appuntamento internazionale vedrà i ricercatori dell’INT presentare una serie di studi e interventi orali che riflettono la qualità e la varietà della ricerca oncologica condotta in Italia, con un focus sull’innovazione tecnologica, la sostenibilità e la centralità del paziente.
Intelligenza artificiale e dati real-world: la ricerca al servizio del paziente
La Dottoressa Arsela Prelaj, oncologa toracica e ricercatrice, presenterà al Congresso ESMO un’analisi sull’impatto dell’intelligenza artificiale nella progettazione e conduzione degli studi clinici. L’obiettivo è rendere la ricerca oncologica più sostenibile, efficiente e orientata ai bisogni reali dei pazienti.
La Dottoressa Alice Indini, dirigente medico dell’Oncologia Medica 1, porterà invece un contributo dedicato alle tossicità tardive nei giovani adulti guariti dal tumore, con proposte per migliorare i programmi di follow-up e prevenire le complicanze a lungo termine.
Terapie personalizzate e qualità di vita: nuovi approcci clinici
Il Professor Andrea Riccardo Filippi, Direttore della Radioterapia, interverrà in una sessione multidisciplinare sui carcinomi polmonari localmente avanzati non operabili, presentando opzioni terapeutiche personalizzate per i pazienti anziani o con comorbidità.
Il Dottor Stefano Cavalieri, oncologo medico, illustrerà invece i risultati del primo studio randomizzato europeo dedicato al monitoraggio digitale della qualità di vita nei pazienti con tumori testa-collo. Il progetto, condotto nell’ambito dell’Oncologia Medica 3, dimostra come le tecnologie digitali possano ridurre l’impatto delle terapie e migliorare il benessere complessivo.
Tumore della vescica: gestire le tossicità senza compromettere l’efficacia
Un altro punto di rilievo del Congresso ESMO 2025 sarà la presentazione della Dottoressa Patrizia Giannatempo, che illustrerà uno studio sul carcinoma uroteliale avanzato. L’analisi, basata sul trial di Fase 3 THOR, dimostra che la riduzione del dosaggio di erdafitinib non incide negativamente sulla sopravvivenza o sul controllo della malattia. “Possiamo adattare la dose per gestire gli effetti collaterali senza ridurre l’efficacia del trattamento”, spiega la ricercatrice, sottolineando l’importanza di un approccio terapeutico personalizzato per i pazienti fragili.
L’Europa dell’oncologia: il ruolo di coordinamento dell’Istituto dei Tumori
Il Professor Paolo G. Casali, Direttore dell’Oncologia Medica 2, presenterà infine la joint action europea per la creazione delle reti di expertise in oncologia, coordinata dall’Istituto Nazionale dei Tumori.
Il progetto darà vita a sette reti europee tematiche dedicate a tumori rari o a cattiva prognosi, tecnologie omiche, risorse diagnostico-terapeutiche ad alta tecnologia, oncologia negli adolescenti e giovani adulti, cure palliative, survivorship e prevenzione personalizzata. “L’obiettivo – sottolinea Casali – è costruire un’Europa dell’oncologia capace di condividere conoscenze e risorse per offrire a tutti i pazienti le stesse opportunità di cura.”
Un riconoscimento internazionale per la ricerca italiana
“La partecipazione dei nostri specialisti alle sessioni orali del Congresso ESMO 2025 – commenta la Direzione Scientifica dell’Istituto – è un riconoscimento del lavoro multidisciplinare e della qualità scientifica sviluppata all’interno della Fondazione. Contribuire al dibattito internazionale significa portare l’esperienza clinica e di ricerca italiana al centro delle sfide globali dell’oncologia contemporanea.”





