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Hiv, firmato protocollo di collaborazione per un’azione capillare sul territorio

A Roma, durante il convegno “Tre volte zero contro l’Hiv” organizzato dall’Istituto nazionale per le malattie infettive “Spallanzani” di Roma, in collaborazione con il Ministero della Salute, in occasione della giornata mondiale contro l’Aids, è stato siglato il protocollo di collaborazione promosso dallo Spallanzani e sottoscritto dalle associazioni e istituzioni che hanno collaborato al successo della Testing Week.

Il protocollo ha l’obiettivo di consolidare un sistema territoriale integrato teso a fornire servizi socio-sanitari che rispondano in modo efficace e tempestivo ai bisogni di salute della popolazione promuovendo la prevenzione delle malattie infettive e il miglioramento della qualità della vita.

Come ha spiegato il Commissario straordinario dello Spallanzani, Cristina Matranga “i dati ci dicono che non siamo mai stati così vicini ad un futuro senza Hiv, ma questo significa anche che oggi più che mai dobbiamo mantenere alta l’attenzione e lo slancio su questa patologia. Lo Spallanzani ha una straordinaria capacità di coniugare ricerca e assistenza e questo connubio lo rende un centro di eccellenza. Ma è il momento di portare questa eccellenza capillarmente sul territorio. Lo Spallanzani deve diffondersi, aprirsi all’esterno ancor di più rispetto a quanto già fatto in passato. Vogliamo raggiungere i cosiddetti hard to reach per diffondere la cultura della prevenzione e della profilassi. E in tal senso non si può prescindere dalla collaborazione con altre istituzioni, associazioni, comunità”.

Come ha sottolineato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, “l’istituto è un’eccellenza italiana per il contrasto alle malattie infettive, come tutto il Paese ha potuto verificare durante la pandemia da Covid-19. In questi anni molto è stato fatto a livello clinico, ma la sfida che abbiamo di fronte è sociale: dobbiamo continuare a lavorare per aumentare strumenti di prevenzione diffusa sul territorio, soprattutto nelle scuole e negli ambienti che presentano rischi elevati di marginalità sociale. Prevenzione, consapevolezza e lotta senza quartiere ad ogni tipo di stigma o discriminazione continueranno ad essere i capisaldi del nostro impegno”.

Durante il suo intervento, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri ha annunciato che su impulso della maggioranza, l’Assemblea Capitolina ha approvato una mozione per far entrare Roma nella rete delle Fast Track Cities. “Un impegno a cui vogliamo dare attuazione con grandissima convinzione, per mettere Roma al passo delle tante altre realtà italiane che si battono per centrare gli obiettivi dell’agenda ONU per l’azzeramento delle nuove infezioni”.

“Oggi, grazie ai progressi della scienza e all’impegno di operatori e ricercatori – questo il messaggio del ministro Schillaci – possiamo contare su strumenti sempre più efficaci per prevenire, diagnosticare e trattare l’Hiv. Tuttavia, non possiamo abbassare la guardia perché l’Hiv continua a rappresentare una sfida globale. È fondamentale intensificare gli sforzi nella prevenzione, investendo in particolare nella profilassi pre-esposizione, rimuovere le barriere che ostacolano l’accesso ai test Hiv, promuovere l’inclusione sociale e combattere lo stigma che ancora grave sulle persone che vivono con questo virus”.

Secondo Maria Rosaria Campitiello, Capo del Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del Ministero della salute, “non c’è miglior terapia della prevenzione e bisogna fare diagnosi precoci. Per questo ben venga la gratuità dei test e il contatto con i giovani. L’intervento di istituti come lo Spallanzani può essere decisivo per raggiungere i ragazzi e per sostenere – insieme alle istituzioni – le associazioni attive sul territorio. Collaborazione e comunicazione su questi temi sono fondamentali”.

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