Contenuti esclusivi

Summit di chirurgia ortopedica, il 10% delle protesi al ginocchio fallisce. Cause e rimedi

Ogni anno in Italia vengono impiantate quasi centomila protesi...

Monitorare la dieta con una foto: la nuova frontiera dell’intelligenza artificiale

Un sistema basato sull’apprendimento automatico analizza immagini e fornisce...

Geriatra, fisiatra, logopedista e le altre professioni coinvolte nella riabilitazione di Papa Francesco

La lunga degenza di Papa Francesco in ospedale ha...

Il citomegalovirus e l’Alzheimer: una connessione possibile attraverso il nervo vago

La ricerca pubblicata su Alzheimer’s & Dementia: The Journal of the Alzheimer’s Association suggerisce che il virus potrebbe viaggiare dall’intestino al cervello

Un nuovo studio condotto da ricercatori della Arizona State University e del Banner Alzheimer’s Institute propone un legame tra il citomegalovirus umano (HCMV) e l’insorgenza della malattia di Alzheimer, aprendo nuove prospettive nella comprensione di questa patologia neurodegenerativa. Pubblicata su Alzheimer’s & Dementia: The Journal of the Alzheimer’s Association, la ricerca suggerisce che il virus potrebbe viaggiare dall’intestino al cervello attraverso il nervo vago, specialmente in soggetti con un’infezione intestinale cronica da HCMV.

Un percorso dall’intestino al cervello

Secondo i ricercatori, l’HCMV può rimanere attivo nell’intestino di alcune persone, da dove riesce a raggiungere il cervello. Una volta lì, il virus potrebbe alterare il sistema immunitario e contribuire a cambiamenti molecolari tipici della malattia di Alzheimer, come la formazione di placche amiloidi e grovigli di tau. Gli autori precisano che questa connessione è emersa solo in presenza di un’infezione intestinale attiva da HCMV, sottolineando l’importanza del contesto biologico specifico.

Un sottotipo unico di Alzheimer

Il primo autore dello studio, Ben Readhead, spiega che questa scoperta potrebbe definire un sottotipo biologicamente distinto della malattia di Alzheimer, che potrebbe rappresentare tra il 25% e il 45% dei casi totali. Questo sottotipo non solo presenta le classiche anomalie cerebrali microscopiche, ma anche un peculiare profilo biologico caratterizzato dalla presenza di virus, anticorpi e specifiche cellule immunitarie nel cervello.

Prove nei pazienti e nei modelli sperimentali

Gli scienziati hanno rilevato anticorpi specifici contro HCMV sia nell’intestino sia nel liquido spinale di pazienti con Alzheimer, e hanno identificato il virus nel nervo vago, ipotizzando che questo sia la via di trasporto verso il cervello. I risultati sono stati confermati in un gruppo indipendente di pazienti.

Per approfondire l’impatto del virus, il team ha utilizzato modelli di cellule cerebrali umane. L’esposizione a HCMV ha indotto cambiamenti molecolari associati all’Alzheimer, tra cui l’aumento di proteine amiloidi e tau fosforilate, nonché la degenerazione e morte dei neuroni.

Seguici!

Ultimi articoli

Summit di chirurgia ortopedica, il 10% delle protesi al ginocchio fallisce. Cause e rimedi

Ogni anno in Italia vengono impiantate quasi centomila protesi...

Monitorare la dieta con una foto: la nuova frontiera dell’intelligenza artificiale

Un sistema basato sull’apprendimento automatico analizza immagini e fornisce...

Cellule staminali, tessuti rigenerati. Miraggi della longevità, progressi dietro l’angolo

L'ambizione di vivere una lunga vita in salute, un...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Summit di chirurgia ortopedica, il 10% delle protesi al ginocchio fallisce. Cause e rimedi

Ogni anno in Italia vengono impiantate quasi centomila protesi...

Monitorare la dieta con una foto: la nuova frontiera dell’intelligenza artificiale

Un sistema basato sull’apprendimento automatico analizza immagini e fornisce...

Cellule staminali, tessuti rigenerati. Miraggi della longevità, progressi dietro l’angolo

L'ambizione di vivere una lunga vita in salute, un...

In dirittura d’arrivo le nuove lauree magistrali specialistiche per infermieri

"Il prossimo passo sarà il parere del CSS, Consiglio...
spot_imgspot_img

Summit di chirurgia ortopedica, il 10% delle protesi al ginocchio fallisce. Cause e rimedi

Ogni anno in Italia vengono impiantate quasi centomila protesi di ginocchio, si tratta di una delle procedure chirurgiche più comuni in ambito ortopedico, un...

Monitorare la dieta con una foto: la nuova frontiera dell’intelligenza artificiale

Un sistema basato sull’apprendimento automatico analizza immagini e fornisce il contenuto nutrizionale in tempo reale Un gruppo di ricercatori della Tandon School of Engineering della...

Geriatra, fisiatra, logopedista e le altre professioni coinvolte nella riabilitazione di Papa Francesco

La lunga degenza di Papa Francesco in ospedale ha catturato l’attenzione dei media, sotto i riflettori la condotta dei clinici alle prese con una...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui