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Il colesterolo cattivo si combatte con alimentazione sana e attività fisica

Il nemico numero uno è il colesterolo LDL, il cosiddetto colesterolo cattivo. Il colesterolo è un grasso presente nel sangue ed è coinvolto in diversi processi fondamentali per il funzionamento del corpo umano, ma quando i suoi livelli si alzano in maniera eccessiva diventa un nemico per la salute.  

Il colesterolo cattivo o LDL, sono lipoproteine a bassa densità. Quando sono presenti in quantità eccessiva tendono a depositarsi sulla parete delle arterie provocandone ispessimento e indurimento progressivi. Questo processo è chiamato aterosclerosi, può portare nel tempo alla formazione di placche che ostacolano il flusso sanguigno, o addirittura lo bloccano del tutto. Quando il cuore non riceve abbastanza sangue ricco di ossigeno, si può sviluppare l’angina pectoris (dolore al torace), alle braccia o alla mandibola, solitamente in concomitanza di uno sforzo o di uno stress.

Le placche possono anche staccarsi e formare un trombo, che può indurre un improvviso arresto del flusso sanguigno. A seconda di dove è localizzata, l’ostruzione di un vaso può provocare infarto del miocardio (a livello del cuore), ictus (a livello del cervello) o claudicatio intermittens (a livello degli arti inferiori).

Fortunatamente le terapie farmacologiche a disposizione per ridurre i livelli di colesterolo cattivo risultano estremamente efficaci quanto più il paziente aderisce alla terapia.

I numeri degli alti livelli di colesterolo cattivo, il fenomeno è ’ipercolesterolemia (condizione in cui il colesterolo totale (LDL più HDL) è troppo alto) parlano chiaro. In Italia per malattie cardiovascolari muoiono ogni anno più 224.000 persone, di queste, circa 47.000 sono imputabili al mancato controllo del colesterolo. E durante la pandemia il fenomeno non è andato certo migliorando grazie ai minori controlli, alle mancate diagnosi, alla perdita di aderenza terapeutica.

Esistono diversi fattori di rischio che possono contribuire a livelli alti di colesterolo cattivo, all’ipercolesterolemia, tra cui dieta, sovrappeso e obesità, sedentarietà ma anche la concomitanza di malattie metaboliche come il diabete.

Altro nemico è il fumo in quanto può danneggiare i vasi sanguigni e accelerare il processo di indurimento delle arterie. E poi livello di colesterolo cattivo tende ad aumentare con l’età, soprattutto fra le donne.

La prevenzione contrassegnata da dieta sana e attività fisica giornaliera – resta la strategia principale per mantenere il colesterolo e la colesterolemia entro i livelli consigliati. Solo una squadra affiatata e compatta, un’alleanza tra specialisti, medici di famiglia e pazienti, vince una battaglia sanitaria dal grande impatto clinico, organizzativo ed economico qual è il colesterolo alto e quindi l’ipercolesterolemia. «E’ importante non abbassare la guardia» è la raccomandazione dei medici.

Abbiamo parlato di colesterolo cattivo anche in questo articolo.

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