Contenuti esclusivi

Rinosinusite cronica con poliposi, terapia AstraZeneca spegne la flogosi. E si torna a respirare dal naso

La medicina continua a fare significativi progressi nel trattamento...

Epilessia, percorsi in cinque regioni. Lotta allo stigma: solo il 35% dei casi clinici seguito da specialisti

L'epilessia è una delle patologie neurologiche più diffuse a...

PTSD e ormoni: nuove scoperte tra i pastori guerrieri del Kenya

Uno studio su popolazioni non industrializzate rivela differenze ormonali...

Il digiuno intermittente potenzia l’immunoterapia e riduce gli effetti collaterali delle cure oncologiche

Digiunare più volte alla settimana aiuta l’attività dell’immunoterapia e riduce la cardiotossicità. Lo studio, pubblicato su Nature Communication, e che porta la firma del ricercatore dell’Istituto Pascale di Napoli (Irccs) Vincenzo Quagliariello, si è classificato al primo posto del premio AIACE.

Che il digiuno intermittente possa rallentare i processi di invecchiamento agendo su vari meccanismi molecolari (mediati dall’insulin Growth factor e dall’induzione delle sirtuine, particolari proteine ad attività antiossidante) è ormai noto e che vi fosse anche un ruolo nella protezione dallo sviluppo di malattia degenerative, in particolare in campo oncologico, lo si era anche ipotizzato ma da questo recente studio di Vincenzo Quagliariello ricercatore dell’Istituto oncologico monospecialistico Pascale di Napoli emerge la prova di una parziale novità: più di un giorno alla settimana di digiuno amplifica l’attività antitumorale dell’immunoterapia e riduce l’infiammazione sistemica e gli eventi cardiovascolari avversi che si registrano con la sommintrazione delle cure.

La ricerca si è classificata al primo posto del premio AIACE, nome della Fondazione che opera per il sostegno della ricerca in campo oncologico e che ha sede in Emilia Romagna, a Bologna dove ogni anno promuove una selezione dei lavori scientifici ritenuti più innovativi nel campo della prevenzione e cure oncologiche.

La ricerca ha dimostrato, per la prima volta, che la dieta a intermittenza (Fasting mimicking diet, FMD) è capace di aumentare l’attività antitumorale degli inibitori dei checkpoint immunitari e di ridurne la cardiotossicità.

La ricerca oncologica risultata vincitrice del Premio è stata pubblicata sulla rivista Nature Communications dalla Struttura complessa di Cardiologia dell’Istituto nazionale dei tumori di Napoli in collaborazione con l’University of Southern California (Los Angeles) e l’IFOM di Milano.

38 anni, specialista in Patologia clinica e biochimica clinica, attualmente nello staff di Nicola Maurea, direttore della Cardiologia del Pascale, Vincenzo Quagliariello si occupa del legame tra “cuore, sistema immunitario e tumori, con l’obiettivo di sviluppare terapie sempre più efficaci e meno tossiche. Ha da poco conseguito l’abilitazione scientifica nazionale (ASN), rilasciata dal ministero della Salute, alle funzioni di professore associato in Patologia generale e Patologia clinica e ha un dottorato internazionale in Medicina traslazionale. Con un H-index di 30, ha firmato 83 lavori scientifici su riviste internazionali.

È autore di un brevetto internazionale per la cura del carcinoma prostatico in collaborazione con l’Università di Manchester. E, per le sue ricerche in oncologia e cardio-oncologia, ha ricevuto lo Young Investigator Award 2024 al Congresso europeo di cardiologia Heart Failure, tenutosi a Lisbona.

Seguici!

Ultimi articoli

Rinosinusite cronica con poliposi, terapia AstraZeneca spegne la flogosi. E si torna a respirare dal naso

La medicina continua a fare significativi progressi nel trattamento...

Epilessia, percorsi in cinque regioni. Lotta allo stigma: solo il 35% dei casi clinici seguito da specialisti

L'epilessia è una delle patologie neurologiche più diffuse a...

PTSD e ormoni: nuove scoperte tra i pastori guerrieri del Kenya

Uno studio su popolazioni non industrializzate rivela differenze ormonali...

Diabete, un sistema smart per la terapia insulinica: invia notifiche tramite app

Più della metà delle persone con diabete vorrebbe avere...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Rinosinusite cronica con poliposi, terapia AstraZeneca spegne la flogosi. E si torna a respirare dal naso

La medicina continua a fare significativi progressi nel trattamento...

Epilessia, percorsi in cinque regioni. Lotta allo stigma: solo il 35% dei casi clinici seguito da specialisti

L'epilessia è una delle patologie neurologiche più diffuse a...

PTSD e ormoni: nuove scoperte tra i pastori guerrieri del Kenya

Uno studio su popolazioni non industrializzate rivela differenze ormonali...

Diabete, un sistema smart per la terapia insulinica: invia notifiche tramite app

Più della metà delle persone con diabete vorrebbe avere...

Aggressioni ai minori: non diamo la colpa ai cani

Il susseguirsi di aggressioni canine ai danni di minori,...
spot_imgspot_img

Rinosinusite cronica con poliposi, terapia AstraZeneca spegne la flogosi. E si torna a respirare dal naso

La medicina continua a fare significativi progressi nel trattamento delle patologie infiammatorie croniche, in particolare quelle che colpiscono le vie respiratorie. Tra queste, la...

Epilessia, percorsi in cinque regioni. Lotta allo stigma: solo il 35% dei casi clinici seguito da specialisti

L'epilessia è una delle patologie neurologiche più diffuse a livello mondiale. Questo disturbo non solo influisce sulla salute fisica, ma condiziona le relazioni sociali,...

PTSD e ormoni: nuove scoperte tra i pastori guerrieri del Kenya

Uno studio su popolazioni non industrializzate rivela differenze ormonali in soggetti esposti a eventi traumatici Un team multidisciplinare di antropologi, scienziati sociali e veterani dell’Arizona...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui