Per arrivare ad un modello organizzativo sanitario efficace ed efficiente della distribuzione del farmaco per il malato cronico ci sono ostacoli da superare. Questi ostacoli sono stati evidenziati durante il secondo tavolo di lavoro padovano, organizzato da Motore Sanità, intitolato “Innovazione farmaceutica che spinge alla innovazione organizzativa. Nuovi modelli di distribuzione delle terapie”.
Gli ostacoli da superare sono evidenti sul piano delle risorse tecnologiche informative (come l’insufficiente funzione ICT, la difficoltà di monitoraggio, la mancanza trend dei nuovi farmaci), sul piano delle risorse normative amministrative (rapporti inter-regionali non definiti, regole omogenee più stringenti, perfezionare la modulistica di percorso); sul piano del personale (carenza di farmacisti e di medici di medicina generale, maggiore coordinamento, formazione, soddisfazione lavorativa da migliorare) e sul piano dell’organizzazione (obiettivi per silos divergenti, non riconoscimento del valore di ciò che è fatto, maggiore semplificazione e flessibilità, troppa disomogeneità).
Ulteriore passo: tenere conto dell’analisi di sostenibilità, dei costi rispetto ai modelli precedenti, delle opportunità generate dal nuovo modello dal punto di vista clinico ed organizzativo.
“Rispetto al paziente cronico c’è la necessità urgente di riorganizzare la filiera di distribuzione del farmaco rendendo molto più fluido e più semplice il processo”, queste le parole di Ketty Projic Mezzoli, Dirigente Medico UOC delle Cure Primarie dell’Azienda ULSS 5 Polesana Distretto 1, che ha partecipato al tavolo di lavoro padovano. La abbiamo sentita ai microfoni di Mondosanità.
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